L’ASL To5 ieri ha destinato solamente un punto per effettuare i pit stop ai pazienti che devono effettuare i tamponi, inviati dai medici curanti.
A Chieri la situazione è stata un disastro: cinque ore di coda, con il panorama che sembrava il giorno di imbarco per le Isole a Ferragosto. Tutti i pazienti dell’ASL To5, da Moncalieri, a Nichelino, a Carmagnola, hanno dovuto attraversare mezza cintura sud per arrivare a farsi visitare. Proteste e lamentele, visto anche che il pit stop aperto a Chieri non è stato a sostegno di quello di Carmagnola, ma in sostituzione. Il punto in piazza Italia infatti, nella città del peperone, è rimasto chiuso due giorni e riaprirà questa mattina.
Il tema è che l’ASL sta formando il personale e dalla settimana prossima dovrebbero esserci più operatori a rilevare i tamponi. Ma l’intenzione dell’azienda è comunque quella di limitare i test nelle sedi di Chieri e Carmagnola, mentre per i tamponi scolastici continuerà ad esserci anche Moncalieri. Non ci saranno possibilità di fare tamponi in auto a Moncalieri e Nichelino per gli adulti. Il rischio è di vivere tutti i giorni situazioni come quella di ieri vista a Chieri.