Parte da oggi, 4 maggio, la cosiddetta “Fase 2” del coronavirus. Centinaia di lavoratori della zona sud ricominceranno oggi a lavorare, con molti dubbi e paure che attanagliano tutti per le più svariate motivazioni. Molti negozi ed aziende riaprono, ma c’è il nodo dei mezzi pubblici; il caos è dietro l’angolo tra obbligo di distanziamento sociale e mascherine. I pendolari delle linee del servizio ferroviario metropolitano hanno lanciato preoccupazioni già nei giorni scorsi: con la ridotta possibilità di spazio dentro i vagoni c’è il rischio che alcuni non possano salire sulle corse solitamente utilizzate in tempi “normali”, così come sugli autobus. Alcune linee (Come il 40 a Moncalieri) riprendono a circolare seppur con orario ridotto rispetto a un giorno qualunque.
Si dovranno indossare sempre le mascherine nei luoghi chiusi, si potrà andare nel Comune vicino a fare la spesa e muoversi all’interno della propria regione. Resta complicato il discorso dei controlli. Con le maglie più larghe, specie grazie alla possibilità di visita a parenti fino al sesto grado (ma non ad amici stretti). Non sarà semplice per le forze dell’ordine scovare chi dice di andare a trovare uno zio ed invece si sta portando da amici.
E poi ‘è il tema delle riaperture delle aree pubbliche: ogni Comune ha scelto per sè. Nichelino, Carmagnola, Beinasco (tanto per fare alcuni esempi) hanno deciso di riaprire i cimiteri. Moncalieri, Orbassano non ancora. Stessa fotografia sui parchi: NIchelino ha aperto il Boschetto, chiusi tutti gli altri giardini di quartiere. Rivalta riapre la collina morenica e il parco Sangone, chiusi tutti gli altri. Moncalieri e Carmagnola chiudono ancora tutto, mentre Beinasco apre le aree cani. Orbassano e Piossasco, invece, ne aprono solo alcuni (come il polmone verde Ilenia Giusti a Orbassano e il parco Monte San Giorgio a Piossasco).
Infine si potrà fare attività fisica all’aperto, senza limti di distanza dalla propria abitazione. Si dovrà essere da soli e distanziati.