“Solo negli ultimi giorni abbiamo ricevuto quasi un centinaio di segnalazioni dai nostri cittadini, in particolare sulla linea 41. La situazione è insostenibile. L’acquisto di nuovi bus è determinante, ma non basta. Se ne parla ormai da tempo, ora ci aspettiamo fatti concreti. Serve una revisione del piano del trasporto pubblico e soprattutto chiediamo da subito interventi sui problemi quotidiani. I nostri cittadini non possono più aspettare”. Lo sfogo è del Sindaco di Beinasco, Antonella Gualchi, a margine dell’incontro avvenuto questa mattina, 23 gennaio, tra i Sindaci della cintura e Gtt per parlare di disservizi del trasporto pubblico. I disagi per i cittadini sono ormai intollerabili. La soppressione delle corse e i ritardi degli autobus sono quotidiani. “Dobbiamo garantire ai cittadini di arrivare al lavoro, a scuola e tornare a casa” è la denuncia unanime degli Amministratori locali. Hanno altresì sottolineato l’incongruenza di essere costretti a imporre i blocchi del traffico a causa del superamento dei limiti di PM10 nell’aria, ma allo stesso tempo non poter garantire una valida alternativa di mobilità attraverso il trasporto pubblico, con un richiamo alla responsabilità dei gestori del servizio.
Gtt ha provato a rassicurare i sindaci, prospettando soluzioni definitive, in particolare con l’acquisto di nuovi mezzi, promettendo anche una maggior cura nella verifica della qualità del servizio suburbano. La società ha sottolineato le difficoltà avute nel 2019 con i ritardi per la gara dei nuovi bus e l’importante intervento di risanamento antincendio su molti mezzi, con una conseguente riduzione dei bus a disposizione. Nel corso del 2020, garantisce Gtt, verrà effettuata una parziale sostituzione del parco macchine. Lunedì prossimo il CdA della società approverà l’acquisto di 50 mezzi disponibili verso la fine dell’anno, mentre 27 nuovi bus saranno già utilizzati da febbraio. L’obiettivo è garantire un miglioramento del servizio, anche riorganizzando le tratte gestite dalla controllata Canova. All’incontro era assente il Comune di Torino.