Si recava quotidianamente e con regolarità al Commissariato Barriera di Milano poiché sottoposto alla misura cautelare dell’Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ma, subito dopo, continuava la sua attività di produzione, confezionamento e smercio di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto spiegato, gli agenti di “Barriera Milano” si sono insospettiti quando un pomeriggio lo avevano visto sopraggiungere in un’autovettura condotta da un suo connazionale. L’uomo si faceva lasciare nel parcheggio del supermercato adiacente il Commissariato, apponeva la firma e poi si faceva accompagnare in corso Regina Margherita sebbene non fosse la sua abituale dimora.
In base a quanto appurato, dalla successiva perquisizione di quell’alloggio sarebbe emerso che l’uomo si sarebbe recato a quell’indirizzo per occuparsi della produzione e del confezionamento di sostanza stupefacente.
Sarebbero stati rinvenuti 29 involucri termosaldati di crack, oltre ad oltre 900 euro, di cui alcuni nascosti all’interno della federe del cuscino ed altri nel cassettino del mobile della tv unitamente ad un bilancino di precisione ed una piastra termoelettrica per cucinare la sostanza a bagnomaria.