Cultura e Società

L’inferno di Dante a Sala Scicluna con Saulo Lucci

Sabato 30 novembre il XVIII canto: seduttori, ruffiani e lusingatori 

Terzo appuntamento della stagione con Saulo Lucci a Sala Scicluna. Questa volta l’attore e musicista ci porta alla scoperta del XVIII canto dell’Inferno, nel suo originalissimo racconto all’interno del progetto Hell’O Dante.

Lucci è uno che sa la Commedia a memoria, e che l’ha studiata così tanto da saperla spiegare con facilità e ironia. Ogni canto uno spettacolo, un teatro di narrazione che continua ad affascinare il pubblico, tra le vite dei personaggi, contestualizzazioni storiche, retroscena e il pensiero dantesco.

Si staglia tra i dannati della prima bolgia dell’ottavo cerchio un’anima dal portamento regale; eccolo lì Giasone, dannato tra i seduttori, (Isifile e Medea le celebri vittime) che procede in senso contrario ai ruffiani tra cui tenta invano di nascondersi Venedico Caccianemico.

Ma il tempo stringe e scavalcando il primo dei dieci ponti di Malebolge ci appaiono già i lusingatori o come si diceva alle medie i “lecchini” (dal latino “lingere clunes”) il cui contrappasso consiste nel tuffarsi nel prodotto cui si sono più dedicati in vita.

Sala Scicluna si trova in via Renato Martorelli 78 interno cortile. Lo spettacolo richiede un contributo all’ingresso di 10 € per gli adulti, 7 € per i ragazzi ed è soltanto su prenotazione con messaggio o whatsapp al numero 347 4002314.

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