Intervista a George Lynch e Jeff Pilson, il duo americano presenta “Heavy Hitters”
George Lynch e Jeff Pilson sono abituati a stupire nella loro storia musicale. Dai Dokken, ai Lynch Mob, ai T&N e ai The End Machine hanno sempre confermato la loro pazzesca vena creativa musicale.
A confermare quanto questo sodalizio sia speciale è il loro nuovo disco “Heavy Hitters” che raccoglie cover in chiave rock di famosissime canzoni pop. Un mix davvero notevole e un regalo perfetto per queste feste natalizie che raccoglie cover degli Oasis, di Madonna e persino dei Duran Duran.
Ecco cosa ci hanno raccontato tra questo nuovo disco e il loro 2020:
Ciao George, ciao Jeff, come state? Questo virus ha completamente sconvolto il mondo. Come state passando questo periodo?
GEORGE: Sto cercando di concentrarmi sul mio lavoro. Sullo scrivere, sul registrare e sul costruire chitarre, ma io e mia moglie ci assicuriamo ancora di staccare la spina e di trascorrere molto tempo in campeggio e facendo escursioni. Attività relativamente sicure.
JEFF: Tutto bene. Trascorro molto tempo in studio e con la mia famiglia, quindi per me è stato molto facile. So che è difficile per molte persone, motivo per cui ho passato del tempo a cercare di raccogliere fondi per il nostro personale, ma sono stato fortunato.
Come è nata l’idea di questo disco?
GEORGE: Siamo stati contattati da Brian Parrerra della Cleopatra Records per parlare di una canzone pop contemporanea che abbiamo fatto. È uscita così bene ed è stato così divertente che abbiamo stretto un accordo con l’etichetta per produrre un intero album di cover di successo. Essenzialmente due canzoni per ognuna delle precedenti decadi.
JEFF: Questo disco è nato perché a George era stato chiesto di fare una cover, “The One That You Love” di Lewis Capaldi, come traccia bonus per il suo album “Kill All Control”. Mi ha chiesto di essere coinvolto e Wil ha cantato. Quando abbiamo sentito i risultati sapevamo di avere qualcosa di magico. Poi, quando l’etichetta ha accettato, eravamo pronti per partire!
C’è una canzone a cui siete maggiormente legati?
JEFF: Le amo tutte, ma adoro assolutamente la nostra versione di “You Got The Love” di Rufus. Marq Torien ci ha messo la firma ed è semplicemente fantastica. Funky, ma rockin!
“Ordinary World” è una cover davvero incredibile. Perché avete scelto quella canzone?
GEORGE: Quella era una canzone rischiosa da fare. Questo perché non puoi davvero “migliorarla” ed è difficile renderla in un altro genere musicale. Quindi siamo rimasti più o meno fedeli alla struttura e all’atmosfera originali, ma l’abbiamo suonata in maniera più “dura”.
JEFF: George ed io pensiamo che sia una grande melodia e sapevamo che la voce di Wil l’avrebbe resa incredibile.
Sono curioso, come mai una canzone di Madonna?
GEORGE: Perché è un qualcosa di inaspettato che si prestava davvero a una reinterpretazione drammatica.
JEFF: Perché sapevamo di poter dare quell’atmosfera “Zeppelin” e renderla davvero bella. È una canzone spettrale.
Lavorate insieme da molti anni. Come descrivereste la vostra chimica?
GEORGE: Praticamente l’ideale. Abbiamo un insieme di abilità complementari. Io suono la chitarra e Jeff fa tutto il resto. (ride) Inoltre viviamo vicini e ognuno di noi ha il suo studio.
JEFF: George e io ci consideriamo l’anima gemella musicale l’uno dell’altro. Abbiamo sempre funzionato. Siamo onesti l’uno con l’altro, ma rispettosi ed entusiasti. Lavoriamo entrambi sodo e abbiamo molta fiducia che riusciremo sempre a tirare fuori delle cose belle.
Come create una canzone?
GEORGE: Di solito inizia con un riff di chitarra e poi ci si lavora. Abbiamo anche parlato di provare un approccio diverso alla scrittura e iniziare con un hook vocale, una melodia o una parte di pianoforte.
JEFF: Generalmente iniziamo e George ha un riff o una parte. Oppure suoniamo fino a quando non ne otteniamo qualcosa e iniziamo così a dare forma alla canzone. Usiamo il nostro istinto per costruire il fondamento di quella che pensiamo sarà una grande canzone.
Progetti per il futuro?
GEORGE: Ho un disco strumentale intitolato “Seamless”, un progetto quasi industriale chiamato “Banishment” in uscita e inizierò a lavorare sui nuovi dischi dei “KMX” e di “Sweet&Lynch” il prossimo anno.
JEFF: George ed io abbiamo appena finito il secondo disco dei “The End Machine”. Questo è il nostro progetto con Robert Mason, cantante dei Warrant, e Steve Brown. Steve è il fratello minore di Mick Brown e lui stesso un batterista davvero notevole. È qualcosa che va oltre l’incredibile e penso che i fan lo adoreranno. Verrà pubblicato ad aprile. Poi inizierò a scrivere il prossimo disco dei Black Swan con Reb Beach a gennaio.
C’è un musicista con cui vorreste collaborare?
GEORGE: Mi piacerebbe essere il chitarrista dei “The Prodigy”
JEFF: Oh, molti. Se intendi persone con cui non ho mai lavorato prima, allora… Posso fantasticare? Che ne dici di Jimmy Page, David Coverdale e Chad Smith?
Noi siamo italiani. Avete qualche ricordo particolare legato all’Italia?
GEORGE: Ho sentito che il cibo è abbastanza buono lì e che ci sono decisamente un bel po’ di storia e cultura. Probabilmente il paese in cui sceglierei di vivere se dovessi trasferirmi in Europa.
JEFF: Ho sempre amato moltissimo l’Italia. È un paese con una cultura meravigliosa e amo moltissimo il popolo italiano. Mia sorella ha sposato un italiano e considero la sua famiglia anche la mia. Quindi immagino di essere un italiano dai capelli rossi nel cuore. Anche l’Italia sa davvero come fare rock!
Ultima domanda: il vostro messaggio per i fans italiani
GEORGE: Grazie per il supporto che mi avete dato in tutti questi anni. Speriamo di poterci presto rimettere in strada e suonare per voi.
JEFF: Grazie per così tanti anni di immortale supporto. Siete sempre stati tra i fan più irriducibili, quindi continuate così e speriamo di poter venire in tour lì (con una delle nostre band) nel prossimo futuro. Dita incrociate! (Alessandro Gazzera)