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Pierre Gasly a punti in Arabia Saudita

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Foto: Alpha Tauri

Ancora punti per l’Alpha Tauri con una ottima gara di Gasly in Arabia Saudita. Un weekend positivo per la squadra italiana.
Nel dettaglio:

Pierre Gasly (AT03-01, Car 10)
Gara: 8° pos.
Sono molto soddisfatto del risultato della gara e di aver potuto fare punti. Siamo stati davvero sfortunati con il timing d’ingresso della safety car, perché siamo entrati ai box circa 30 secondi prima del suo intervento e per noi non è stato l’ideale. Siamo riusciti a risalire fino all’ottava posizione, quindi sono soddisfatto. Gli ultimi 15 giri per me sono stati davvero difficili, perché ho avuto dei dolori allo stomaco ed è stata dura correre. Però in macchina sono a mio agio, riesco a spingere come voglio: penso che dobbiamo trovare un po’ più di carico aerodinamico. Sappiamo in quali aree dobbiamo migliorare, adesso servono le soluzioni”.

Yuki Tsunoda (AT03-02, Car 22)
Gara: DNS
È stato un weekend davvero frustrante per me, con diversi problemi di affidabilità: ieri abbiamo perso le qualifiche e oggi mi sono dovuto fermare durante il giro di schieramento sulla griglia, credo per un problema alla trasmissione. La pista era più congeniale alla nostra auto rispetto al Bahrain e ci aspettavamo un buon ritmo oggi in gara, soprattutto guardando le performance di Pierre in qualifica e in gara. È un vero peccato, la battaglia nel midfield credo sia stata davvero serrata, ottenere punti a ogni evento è importante e noi non ci siamo riusciti oggi. Sono cose che succedono però, speriamo di tornare competitivi in Australia”.

Jody Egginton (Technical Director)
Sulla gara di Yuki non c’è molto da dire perché in effetti non è mai cominciata, a causa di un problema alla trasmissione. Al di là della frustrazione che stiamo provando in questo momento, dobbiamo analizzare tutto per assicurarci di comprendere il problema e affrontarlo prima della prossima gara. Neanche la gara di Pierre è filata liscia, il timing d’uscita della Safety Car ci è costato la posizione in pista, ma fortunatamente una successiva VSC ci ha dato l’occasione di rimetterci in gioco e siamo riusciti a tagliare il traguardo in ottava posizione. Oltre a queste sfide, negli ultimi giri se n’è presentata un’altra: Pierre ha riferito di non sentirsi bene e questo ha influito sulle sue performance, ma ha stretto i denti ed ha tenuto la Haas alle sue spalle nonostante le difficoltà, gliene siamo grati. Lasciamo la pista con sentimenti contrastanti, perché da un lato c’è la soddisfazione di aver segnato punti, ma dall’altra la consapevolezza di dover lavorare per tirare fuori le potenzialità del nostro pacchetto. In un weekend di gara pulito possiamo segnare molti più punti, quindi lavoreremo sodo per fare meglio già in Australia”.

Franz Tost (Team Principal)
Congratulazioni a Oracle Red Bull Racing e a Max Verstappen per questa fantastica vittoria. È stata una gara davvero divertente con una gran battaglia tra Max e Charles. Vorrei anche congratularmi con gli organizzatori di questo Gran Premio, c’era una bella atmosfera e penso che i fan abbiano apprezzato la gara: non vedo l’ora di tornare qui.
Per noi è stata una gara difficile, è sempre deludente quando una vettura non è in grado di schierarsi sulla griglia di partenza. Abbiamo avuto un problema con la pressione dell’olio sulla macchina di Yuki, quindi ci siamo dovuti fermare. Adesso dobbiamo indagare sulle cause. Con Pierre siamo partiti dalla nona posizione e nel primo stint di gara abbiamo faticato, non siamo riusciti a prendere il ritmo, così le McLaren sono riuscite a superarci. Siamo stati anche un po’ sfortunati perché lo abbiamo chiamato ai box per montare le Hard proprio quando Latifi è andato a sbattere ed è stata esposta la bandiera gialla, così abbiamo perso alcune posizioni. Pierre ha poi recuperato molto bene e alla fine ha potuto lottare, tagliando il traguardo in P8. Questo è il massimo che potevamo ottenere oggi. Dal punto di vista del ritmo dobbiamo recuperare, perché attualmente non siamo competitivi come ci aspettavamo d’essere. Adesso non vediamo l’ora di tornare in Australia, da dove non corriamo da due anni”.

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