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Juventus, è il momento di azzerare; Toro, serve un altro step

Si è chiusa in questi giorni una stagione “maledetta” per la Juventus, secondo la definizione comune dei supporters bianconeri.

Per il secondo anno di fila la Vecchia Signora ha chiuso con zero titoli e le vicende extra campo sono solo un’attenuante per quel che riguarda il campionato. Sul rettangolo verde, infatti, Massimiliano Allegri e i suoi hanno collezionato 72 punti, che li avrebbero proiettati al 3° posto e alla partecipazione alla prossima Champions League, ma la giustizia sportiva ha inflitto loro un -10 che li ha fatti scivolare al 7° posto e in una Conference League che solo l’UEFA deciderà se potranno disputare.

La Juventus in Europa

Nelle coppe, invece, sono arrivate due semifinali che però per una società come la Juventus non rappresentano lo straordinario, bensì l’ordinario. In Coppa Italia i bianconeri sono stati eliminati da un’Inter che nel doppio confronto si è dimostrata superiore, mentre in Europa League la corsa di Madama si è arrestata di fronte al Siviglia, che poi ha conquistato per la settima volta la coppa superando la Roma in finale. In definitiva, una stagione ben al di sotto delle attese per la Juventus, che ora dovrà ripartire ma lo fa già con tante incertezze.

Massimiliano Allegri dovrebbe rimanere in panchina in virtù del suo faraonico contratto, mentre si attende ancora che arrivi Cristiano Giuntoli in qualità di direttore sportivo. Serve il via libera di Aurelio De Laurentiis, che continua a fare il suo gioco e con ogni probabilità costringerà i bianconeri a nominare pro-tempore Giovanni Manna a capo dell’area tecnica per sbrigare le questioni impellenti di mercato. Sullo sfondo la questione Superlega, con la Juve che avrebbe già informato Real Madrid e Barcellona di voler lasciare il progetto, per via delle minacce dell’UEFA di un’esclusione dalle coppe europee per i prossimi 5 anni.

Torino: quale sarà il prossimo passo?

Chiude al 10° posto con 53 punti il Torino di Ivan Juric, che ad un certo punto sembrava potesse addirittura centrare la settima piazza e un’insperata qualificazione alla Conference League. Il bicchiere dei granata è sicuramente mezzo pieno, perché c’è la consapevolezza di aver valorizzato la rosa grazie all’ottimo lavoro volto da mister Juric. E proprio dal tecnico la società di Urbano Cairo ripartirà la prossima stagione, consapevole del fatto che comunque bisognerà effettuare degli investimenti per poter ambire a qualcosa di più di una salvezza tranquilla.

Nell’ultimo summit con il proprietario, lo stesso Juric avrebbe chiesto espressamente al patron, non solo di sostituire i partenti, ma anche di aggiungere qualcosa a livello di qualità della rosa. I granata non potranno rifiutare offerte irrinunciabili per i loro gioielli, ma dovranno utilizzare gli introiti per costruire una squadra ancora più competitiva. Tra le richieste del tecnico ci sarebbero anche i riscatti di Miranchuk e Vlasic, ma l’ex Genoa e Crotone sarebbe molto attento anche alle strutture e vorrebbe che si facesse uno step ulteriore anche con l’impianto e il materiale a disposizione presso il Filadelfia. Insomma, se il Toro vorrà diventare una società moderna a 360 gradi, qualche sacrificio bisognerà farlo investendo cifre di un certo rilievo.

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