Elon Musk spiega perché Twitter ha un flusso di cassa negativo
L’amministratore delegato di Tesla e SpaceX, Elon Musk, ha spiegato che il flusso di cassa di Twitter rimane negativo a causa di un calo di quasi il 50% delle entrate pubblicitarie e del forte indebitamento dell’impresa. “Dobbiamo raggiungere un flusso di cassa positivo prima di poterci permettere il lusso di fare qualsiasi altra cosa“, ha poi scritto il presidente della società di social media in un tweet.
Musk ha rilevato Twitter nell’ottobre dello scorso anno con un accordo valutato circa 44 miliardi di dollari, di cui circa 13 miliardi di dollari di debiti. Per finanziare l’operazione ha venduto miliardi di dollari di azioni Tesla, la sua azienda principale.
A gennaio, centinaia di inserzionisti avevano ridotto o interrotto la loro spesa pubblicitaria su Twitter in risposta alla nuova strategia di Musk, che aveva effettuato tagli drastici al personale dell’azienda e apportato modifiche alla piattaforma, con particolare riferimento al ripristino degli account precedentemente vietati e all’approccio alla moderazione dei contenuti.
Pochi mesi dopo, però, Musk aveva voluto rassicurare gli stakeholder affermando che quasi tutti gli inserzionisti avevano ripreso ad acquistare annunci su Twitter, precisando che il social media fosse “circa in pareggio” e che prevedeva di diventare positiva in termini di flusso di cassa entro il prossimo trimestre.
Qualche grattacapo per Twitter…
La dichiarazione sui problemi di flusso di cassa di Twitter arriva a poco più di un mese da quando Linda Yaccarino, che in precedenza gestiva la pubblicità globale per NBCUniversal, ha assunto il ruolo di CEO di Twitter. La nomina ha fatto sperare gli addetti ai lavori del settore dei media che Twitter avrebbe affrontato le sfide immediate del suo business pubblicitario con le giuste competenze.
Nell’attesa, Twitter è alle prese con ulteriori grattacapi che rischiano di rendere ancora più complessa questa fase evolutiva. È ad esempio noto che negli scorsi giorni la società abbia, Twitter ha iniziato a distribuire una quota dei ricavi pubblicitari a creatori di contenuti selezionati sulla sua piattaforma. Non è però chiaro quali account siano stati eletti per ricevere tali pagamenti.
Alcuni profili molto seguiti, per esempio, hanno pubblicamente scritto di essere dispiaciuti di non avere i requisiti per ricevere una condivisione dei redditi da Twitter. Altri account piuttosto discussi hanno invece ricevuto lauti accrediti: è il caso dell’influencer Andrew Tate, che deve affrontare un processo con l’accusa di stupro, traffico di esseri umani e di aver formato una banda criminale per sfruttare sessualmente le donne in Romania, che ha ammesso che Twitter gli ha versato più di 20.000 dollari.
Anche diversi influencer di destra hanno postato di aver ricevuto pagamenti da Twitter, insieme a fan e promotori di azioni e prodotti Tesla, tra cui Omar Qazi e Sawyer Merritt.
Vedremo se, e in che modo, Twitter cercherà di fornire informazioni e rassicurazioni su questa politica dei pagamenti, in attesa che venga deliberata la seconda tornata dei riconsocimenti degli accrediti ai titolari degli account più seguiti e presenti sulla propria piattaforma di social media.