Visitare il Monferrato, alla scoperta del Sacro Monte di Crea tra storia e natura. Foto

20150524_160907Una meta da non mancare quando si visita il Monferrato è sicuramente il Sacro Monte di Crea. A 67,8 km da Torino si può ammirare il Santuario ed il percorso che si snoda all’interno del Parco Naturale. Il monte, dichiarato dell’umanità UNESCO, offre la possibilità di una bellissima passeggiata in mezzo al verde in compagnia di tutta la famiglia.

 

LA STORIA – Si comincia a parlare del Sacro Monte a partire dal Medioevo con il Convento e la chiesa di Santa Maria. La tradizione narra che nel IV sec. Sant’Eusebio, vescovo di Vercelli, si rifugiò a Crea per sfuggire alle persecuzioni e che portò con se la statua della Madonna col bambino.

– Il luogo ebbe quindi da sempre una forte impronta spirituale. La progressiva scomparsa del “paese fortificato” di Cardalona, edificato dai Marchesi del Monferrato come punto di controllo, fece si che a partire dal 500 fosse solo un luogo di culto.

 

IL SACRO MONTE – Progettato da Costantino Massino nel 1589 prevedeva, all’inizio, la costruzione di 15 Cappelle con I Misteri del Rosario. Oggi però possiamo ammirare 23 cappelle e 5 Romitori.

– Ai lavori di realizzazione parteciparono artisti del calibro di Guglielmo Caccia (il Moncalvo), Giovanni e Nicola Wespin (i Tabachetti), G.B. della Rovere (il Fiamminghino) e Giorgio Alberini.

– Nell’ottocento si fu costretti a lavorare sulle cappelle dopo l’abbandono forzato durante l’occupazione napoleonica. Ai lavori di ristrutturazione presero parte figure importanti come Bistolfi, Brilla, Maggi, Latini, Morgari, Capra, Caironi e Loverini.

– L’apice è rappresentato dalla Cappella del Paradiso da cui si può ammirare un bellissimo panorama.

 

IL SANTUARIO – La Chiesa è di origine romanica ed è attualmente sotto la Curia di Casale, ma negli anni furono diversi gli Ordini a condurre questo Santuario.

– Sino al 1468 ci fu la reggenza dei Canonici di Vezzolano ai quali successero i Lateranensi fino al 1798. L’Ordine dei Servi di Maria si occupò della struttura sino al 1801 e dal 1820 sino al 1992 furono i Minori Francescani ad occuparsi del Monte.

– L’interno si presenta a tre navate e qui vi si possono trovare opere come le Storie di Santa Margherita d’Antiochia e la via Crucis.

– La Chiesa subì due ampliamenti: nel 1483 fu ampliata dal Marchese di Monferrato Guglielmo Paleologo e nel 1608 – 1612 dai Lateranensi.

 

E A FINE VISITA/PASSEGGIATA? – A fine visita ci si può comodamente sedere nella piazza davanti al Santuario e riposarsi gustandosi un po’ del vento del Monferrato. L’ideale però è essere in compagnia per rendere questa esperienza ancora più speciale.

 

 

INVIATECI LE VOSTRE FOTO E SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci e mandateci le vostre foto a redazione@cronacatorino.it

– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.

 

VISIBILITA’ ALLA VOSTRA ATTIVITA’ –  Se siete interessati a dare visibilità alla vostra attività commerciale, scriveteci a info@cronacatorino.it

– Il nostro Staff sarà a vostra disposizione per proporvi, senza alcun impegno, le migliori soluzioni pubblicitarie a partire da pochi euro.

.

Leggi anche:

Itinerari vicino Torino, passeggiate da non perdere al lago Maggiore e d’Orta, tra borghi, giardini e colori

Luci d’artista Torino 1 novembre – 12 gennaio 2013, le opere che illumineranno il capoluogo sabaudo

Visitare Piacenza, arte e sapori tra Appennino e Po

Di Redazione

Foto:  Antonella Mastria