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Monfortearte 2021, Bogre. La Grande Eresia Europea di Fredo Valla, sabato 31 luglio, Auditorium Horszowski – Monforte d’Alba

Arriva a Monforte d’Alba negli spazi dell’Auditorium Horszowki, Bogre. La grande eresia europea, il nuovo lavoro del documentarista e sceneggiatore Fredo Valla. Organizzata dal Comune di Monforte in collaborazione con le associazioni Monfortearte, Momali, la Pro Loco, con il sostegno di Felicin Albergo Giardino e il supporto di Carpediem, la proiezione sarà anche occasione di rendere omaggio alla lunga carriera del regista, presente alla serata, tra gli esponenti del più coerente e rigoroso cinema d’autore di produzione italiana e attualmente candidato ai David di Donatello come co-sceneggiatore del film di Giorgio Diritti Volevo nascondermi.
Bogre. La grande eresia europea racconta un lungo viaggio sulle tracce di Catari e Bogomìli, eretici del medioevo diffusi dai Balcani all’Occidente europeo. In lingua d’oc bogre (si legge bugre) significa bulgaro, ma da secoli la parola ha assunto il significato di inetto, babbeo, di colui che maschera la verità. Dal XII secolo bogre divenne un insulto diretto ai Catari d’Occitania, assimilati al movimento dei Bogomìli bulgari, da cui il catarismo occidentale derivava: questo rapporto è la testimonianza di un medioevo tutt’altro che buio e immobile, nel quale le idee viaggiavano da un capo all’altro dell’Europa. Girato attraverso Bulgaria, Italia, Occitania, Bosnia e in cinque lingue (bulgaro, francese, occitano, italiano e bosniaco), il film ricostruisce le relazioni tra i due movimenti. Storia di idee, di religioni, di incontri, di persone, di poteri, Bogre parte da una persecuzione dimenticata per fare luce sulle intolleranze del passato e del presente. «Le vicende di questi eretici – spiega il regista – trovano un parallelo in storie a noi più vicine, come la Shoah, il genocidio armeno, l’intolleranza verso chi e diverso da noi e viene a “invadere” l’Occidente civilizzato: i bogre di oggi. È una storia estirpata dai libri di storia, ma che, purtroppo, ritorna puntuale nel corso dei secoli».
La proiezione a Monforte sarà anche l’occasione per ricordare i Catari di Monforte, un folto gruppo di eretici fatti prigionieri da Ariberto d’Intimiano, arcivescovo di Milano e arsi vivi proprio nel capoluogo lombardo intorno al 1028. Proprio in corso Monforte, a Milano, avvenne probabilmente il supplizio di quanti scelsero il rogo piuttosto che l’abiura. La rievocazione storica di quei fatti drammatici, in costume e con la preziosa regia dell’allora parroco Don Carlo Ocole che alla vicenda aveva dedicato tanto studio, per quattro edizioni fra il 1979 e il 1982 era stata occasione di grande attenzione e approfondimenti. La manifestazione si svolgeva nei vicoli e nelle piazzette del borgo antico di Monforte dove venivano rappresentati vari momenti della vita quotidiana degli eretici insieme ad episodi legati ai dogmi, alle usanze e alla religiosità della setta. Vere e proprie scene di teatro popolare con oltre 100 figuranti e alcuni personaggi principali impersonati da persone scelte tra la cittadinanza.
“Due anni fa, come amministrazione” dice il sindaco Livio Genesio “abbiamo pensato di “rispolverare” quella parte di storia del nostro paese legata alla vicenda dell’eresia catara esaurientemente documentata da un saggio di Domenico Garelli pubblicato a metà degli anni settanta. In seguito alla lettura di questo libro Adolfo Ivaldi, all’epoca Presidente della Proloco, propose al Comune, ai volontari della Biblioteca e alle altre Associazioni del territorio di organizzare una rievocazione storica di quegli eventi e così avvenne. Molti e molte monfortesi, giovani e meno giovani, aderirono al progetto. La pandemia ha rallentato la ripresa del progetto, ma non disperiamo. Infatti con l’arrivo di Bogre all’auditorium di Monforte, grazie al paziente lavoro di Silvia Francesca Capra dell’Albergo Giardino di Felicin e del fotografo Bruno Murialdo, si è riacceso l’entusiasmo e chissà se, virus permettendo, il prossimo anno le voci di Gerardo il capo dei Catari di Monforte e quella del principe-vescovo di Milano non torneranno a risuonare tra i vicoli della Monforte del terzo millennio.
La proiezione sarà preceduta da un aperitivo di benvenuto preparato dalla Proloco. In caso di maltempo proiezione all’interno della Confraternita S. Agostino adiacente all’auditorium.
INGRESSO GRATUITO – Prenotazione obbligatoria presso Monforte Tourist Office
www.monfortetourism.it | 0173 253013 I info@monfortetourism.it
Bogre. La grande eresia europea di e con Fredo Valla, con la partecipazione di Giovanni Lindo Ferretti e Olivier de Robert e con Muriel Batbie-Castell, Gérard Zuchetto, Alain Vidal, Luca Occelli, Dario Anghilante; produzione Chambra d’Oc – IncandenzaFilm – Lontane Province Film con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, Stefan Nojkov Foundation e Fondazione Shapdiz di Sofia, CIRDOC Institut de cultura occitana, Istituto Lorenzo de Medici, Centro Ivan Dujcev, Espaci Occitan (Italia 2020, 200’)
Un film documentario girato in cinque lingue (bulgaro, francese, occitano, italiano e bosniaco) e dedicato alla storia dei “Bogre”, ossia dei Bogomìli bulgari, cristiani dualisti, e della loro filiazione in Occidente, i Catari della Francia del Midì (l’Occitania dei Trovatori), dell’Italia settentrionale e centrale, delle Fiandre, della Germania e della Bosnia. Partendo da un ricordo legato all’utilizzo della parola occitana bogre da parte del padre, il regista e la sua troupe intraprendono un viaggio attraverso Bulgaria, Italia, Occitania, Bosnia alla ricerca delle relazioni culturali e religiose tra i due movimenti eretici medioevali e alla riscoperta di una storia rimossa di persecuzione che offre un’occasione per riflettere sulle intolleranze del passato e del presente.
Fredo Valla (Sampeyre, 1948) è documentarista, sceneggiatore e regista. Si è formato con Mario Brenta e Toni Di Gregorio a Ipotesi Cinema, scuola diretta da Ermanno Olmi, dove ha realizzato i primi documentari sui temi poi ricorrenti in tutta la sua carriera (montagna, cultura occitana, guerra, religioni, questioni nazionali). Con Giorgio Diritti scrive Il vento fa il suo giro, finalista al David di Donatello del 2008 (e candidato nella categoria “migliore sceneggiatura”), e Un giorno devi andare, presentato al Sundance Film Festival nel 2012. Nel 2013 fonda “L’AURA, scuola di cinema di Ostana”. Negli stessi anni collabora con Pupi Avati alla realizzazione di diversi documentari televisivi. Gli ultimi lavori sono Più in alto delle nuvole, dedicato all’impresa del primo trasvolatore delle Alpi nel 1910, Géo Chavez, e Non ne parliamo di questa guerra, dedicato ai disertori e agli ammutinamenti dei militari italiani durante la Grande Guerra. Fra il 2014 e il 2018 partecipa alla scrittura e sceneggiatura di Volevo nascondermi, regia di Giorgio Diritti, Nastro d’argento 2020, Orso d’argento al Festival di Berlino. La collaborazione vale al film e a Valla la co-candidatura alla miglior sceneggiatura originale ai David di Donatello 2021.
Foto e Notizie: Ufficio stampa Las Chicas

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