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“HELL O ‘DANTE” Dante Alighieri raccontato da Saulo Lucci Torino 8-9 maggio 2021, al CineTeatro Baretti si torna in presenza

La storia della sala in questi ultimi mesi è la storia di molte realtà di spettacolo ferme a causa della pandemia e sofferenti a causa di un sistema poco attento. Il primo stop a marzo ci lasciò senza fiato, immediatamente si decise di non abbandonare il palco e di non costringere il nostro pubblico senza teatro e andammo in streaming con Madres il 4 marzo; nei mesi più crudeli di questo folle periodo andammo in scena con piccole produzioni fino alla riapertura di giugno con il meraviglioso Apollo di Davide Livermore andato in scena a mezzanotte e un minuto … In ottobre, due giorni dopo la presentazione della stagione 20/21 che doveva aprirsi con Open dal libro di Andrea Agassi, tornammo in zona rossa e ancora una volta si decise di andare avanti, di raccontare il teatro attraverso lo streaming.Da sabato avremo di nuovo il pubblico in sala, ma crediamo che la nostra evoluzione tecnologica non possa fermarsi e ormai amiamo raggiungere il pubblico anche casa, per questo motivo, quando sarà possibile, il teatro del Baretti sarà sempre sia in presenza che in streaming.
“Per dirla con Dante: dopo aver faticosamente attraversato la natural burella usciamo a riveder le stelle” (Rosa Mogliasso direttrice artistica Teatro Baretti)
sabato 8 andrà in scena il CANTO I – La Selva Oscura
Nel I canto Dante riesce a uscire da un terribile bosco selvaggio (in cui per altro non sappiamo come sia capitato, ma del resto neanche lui lo sa) e dopo aver incontrato tre belve feroci che gli impediscono il cammino, arriva in suo soccorso Virgilio in persona (o meglio in spirito) che sarà sua guida per tutto l’Inferno (e oltre).
domenica 9 andrà in scena il CANTO V – Paolo e Francesca
Tra le anime dei peccatori carnali sbatacchiate dal vento, Dante sembra riconoscerne dovuto la cui storia muoverà l’animo del pellegrino a una pietà tale da farlo svenire. Ma dei due amanti più famosi della storia ben poco si sa, e quel poco attraverso le loro parole o meglio quelle di Francesca, perché Paolo non fa che piangere eternamente.
La modalità di esposizione è il teatro di narrazione in cui l’affabulazione è il mezzo attraverso il quale addentrarsi tra le spire dell’alta poesia dantesca.
Nonostante l’altezza dell’argomento la resa scenica avviene attraverso un linguaggio semplice affinché chiunque possa goderne, per non tradire l’intenzione dell’autore che sceglie infatti il ​​volgare per arrivare a tutto il popolo. Per ogni canto si mettono in luce le fonti letterarie e storiche, ma anche le cronache dell’epoca ei pettegolezzi da cui Dante ha tratto ispirazione. Si scoprirà, ad esempio, che dietro la commozione e la pietà provate per la triste storia di Paolo e Francesca si nasconde una famiglia orribile e un matrimonio combinato con l’inganno.
Ogni canto è accompagnato da alcuni brani musicali eseguiti dal vivo (voce e chitarra) appartenenti al repertorio pop-rock internazionale e italiano.
L’obiettivo è alleggerire la mole d’informazioni che il pubblico riceve e giocare con due epoche così lontane: il medioevo e l’età contemporanea. Infine il canto è recitato a memoria perché, attraverso il suono delle parole, si scopre che la poesia non è solo contenuto, ma anche e soprattutto musica e ritmo.
in presenza: biglietto di ingresso: 12 euro intero – 10 euro ridotto
è richiesto l’acquisto on line
in streaming, invece, restano le precedenti modalità
Satispay e Paypal @CineTeatro Baretti
Iban IT15U0501801000000011350667
Saulo Lucci si forma come attore, musicista e cantante. Si diploma alla Performing Art University Torino (PAUT), diretta da Philip Radice. Dal 2005 in coppia con Manuel Bruttomesso, allestisce 3 spettacoli di comicità dell’assurdo e una collaborazione con il Teatro della Caduta di Torino.
Nel 2006 crea lo spettacolo parodistico Ciaolyns che vince il premio “Cantieri di strada 2006” della FNAS.
Nel 2007 fonda Casata Maluf, che nell’estati 2009 e 2010 porta in strada uno spettacolo clownesco basato sull’ Amleto, dal titolo Ambreto Malefica. Nel 2008 avvia un progetto di due chitarre e due voci con repertorio proprio e di cover, in duo con Francesco Vigna: Quel Che Resta Del Cane. Nel 2010 il duo è diventato un quartetto con l’aggiunta di basso e percussioni, che nel 2011 autoproduce il primo lavoro in studio dal titolo Mare e Marmo. Dal 2011 con Enrico Pastore e Manuel Bruttomesso allestisce uno spettacolo di narrazione sulla caduta di Costantinopoli: L’Aquila e il Serpente;
con Enrico Pastore dà vita a un progetto sulla Divina Commedia dal titolo A 35 anni mi sono perso in un bosco. Dal settembre 2014 presenta da solo HELL O’ DANTE: 34 spettacoli per i 34 canti l’Inferno che conosce interamente a memoria. Nel settembre 2015 nasce POOR GATEAU: 33 spettacoli per i 33 canti del Purgatorio . Nel settembre 2016 è iniziato PARA MI, PARA TI, PARAìSO: i 10 cieli del Paradiso associati a 10 diversi autori musicali, in 10 diversi spettacoli.
Ufficio stampa Las Chicas

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