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Giovanni Frangi alle prese con la natura al Castello di Miradolo

giovanni-frangi-natura-castello-miradolo“Sono un pittore realista e da ormai un po’ di tempo ho deciso che la natura sia il mio solo campo d’azione. Ho da sempre trovato le ragioni del mio lavoro nell’osservazione diretta dei fenomeni naturali. Dai boschi ai sassi, dai cieli alle isole, dalle ombre alle foglie, dalle ninfee alle montagne come in un viaggio su un treno senza fermate. Con sempre la necessità di mantenere la presa diretta: un’azione necessaria perché scatti quel corto circuito in cui si confonde il futuro con il passato”.

Il secondo appuntamento di “Mezz’ora con…”, le sei conversazioni con esperti d’arte, artisti, collezionisti sulle tematiche e sulle opere esposte nella mostra Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone è con Giovanni Frangi. L’artista espone al Castello di Miradolo (TO) l’opera “Urpflanze” (2020) che affronta il tema che fu la magnifica ossessione di Claude Monet: le ninfee. La Urpflanze è la pianta originaria, primordiale, ma per l’artista non rappresenta un’indagine sul soggetto, ma sulla pittura che qui sceglie il velluto come supporto, come luogo in cui posarsi nel suo effimero permanere.

GIOVANNI FRANGI

Giovanni Frangi nasce a Milano nel 1959. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, esordisce nel 1983 alla Bussola di Torino. Seguono numerose personali in Italia e all’estero, tra cui si ricordano: La fuga di Renzo, nella Sala del Cenacolo alla Camera dei Deputati (Roma, 1998) in seguito alla vittoria del premio della Camera dei Deputati per la XII Quadriennale romana; Il richiamo della foresta presso il Palazzo delle Stelline (Milano, 1999); Nobu at Elba a Villa Panza (Varese, 2004); Pasadena, alla Galleria d’Arte Moderna (Udine, 2008); La règle du jeu al Teatro India (Roma, 2010). Nel 2010 partecipa alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia. Giardini pubblici al MART (Rovereto, 2010); Mollate le vele al Maxxi (Roma, 2014); Lotteria Farnese, al Museo Nazionale Archeologico (Napoli, 2014); Settembre a Palazzo Poli, Istituto Centrale della Grafica (Roma, 2015); Pret-à-Porter a Palazzo Fabroni (Pistoia, 2017). Sue opere si trovano in collezioni pubbliche al Gabinetto dei disegni del Museo degli Uffizi di Firenze, Camera dei Deputati, Roma, al Mart di Rovereto, all’Istituto della grafica a Palazzo Poli a Roma, ai Musei civici di Rimini, al Camec di La Spezia, alla Galleria d’arte moderna di Udine, all’Orto Botanico di Padova, al Museo nazionale San Matteo a Pisa, a Palazzo Fabroni a Pistoia e al Museo Diocesano di Milano.

OLTRE IL GIARDINO. L’ABBECEDARIO DI PAOLO PEJRONE

Il progetto espositivo è stato immaginato come un cammino ideale lungo un anno, che segue il corso delle stagioni e accompagna il trascorrere del tempo con le opere in mostra che cambiano con il variare delle stagioni. Intorno al concetto di abbecedario, in rigoroso dis-ordine alfabetico, si trovano i pensieri, i riferimenti, i dubbi e le speranze che hanno segnato gli oltre 50 anni di carriera dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone in dialogo con opere d’arte, oggetti, fotografie, acquerelli, progetti, memorabilia, video e installazioni di Andy Warhol, Lucio Fontana, Giuseppe Penone, Mario Merz, Giovanni Frangi, Giorgio Griffa, e molti altri ancora.

MEZZ’ORA CON…

Francesco Poli e Oscar Chiantore, Giovanni Frangi, Enrico Carlo Bonanate, Giulio Caresio, Rosellina Archinto, Daniele Jalla sono i protagonisti delle 6 conversazioni in programma dal 26 febbraio al 2 giugno, il sabato pomeriggio alle ore 15.

Gli appuntamenti sono gratuiti, compresi nel biglietto di ingresso alla mostra, ed aperti a visitatori, appassionati d’arte ed insegnanti (gli incontri sono infatti inseriti nel calendario del corso docenti del Progetto Ulisse, accreditato dal MIUR a livello regionale). Ad ogni appuntamento, alle 16,30, segue una visita guidata con i curatori della mostra Paola Eynard e Roberto Galimberti. Per rendere il più possibile i contenuti accessibili al pubblico è prevista la registrazione audio degli incontri e la successiva pubblicazione sul canale Spotify del Castello di Miradolo.

Gli incontri, a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, in collaborazione con Enrica Melossi, sono progettati e organizzati dalla Fondazione Cosso.

 

Giorni e orari invernali di apertura mostra e parco

Venerdì, sabato, domenica e lunedì ore 10/18.30 (ultimo ingresso 17)

Ingresso solo su prenotazione: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it 

Per gruppi e scuole aperto ogni giorno su prenotazione

Per garantire la sicurezza di tutti, i visitatori devono essere in possesso di Super Green Pass in corso di validità.

Tariffe ingresso mostra + parco + audio guida doppia (mostra e parco)

Intero 15 €

Ridotto gruppi, over 65, studenti fino a 26 anni, convenzioni: 12 €

Ridotto 6-14 anni: 7 € comprensivo di kit didattico

Ridotto 3-6 anni: 2 € comprensivo di kit didattico

Gratuiti 0-3 anni, Abbonati Musei, Torino + Piemonte card, Passaporto culturale

Tariffa family, 2 adulti + 2 bambini sopra i 6 anni: 35€

Ingresso solo parco: 5 €

Gratuito: fino a 6 anni, Abbonamento Musei

L’ingresso alle conversazioni è gratuito, compreso nel biglietto di ingresso alla mostra. Prenotazione obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

0121 502761

www.fondazionecosso.com

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