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L’Accademia dei Folli a Bardonecchia per l’ultimo appuntamento della stagione 1312

Ultimo appuntamento teatrale stagionale per Scena 1312, la rassegna culturale promossa dalla Città di Bardonecchia. In occasione del centenario della nascita di Giuseppe Fenoglio (nato il 1° marzo 1922 ad Alba), sabato 23 aprile al Palazzo delle Feste (ore 21) l’Accademia dei Folli porta in scena Over the rainbow, uno spettacolo di musica-teatro tratto dal suo capolavoro Una questione privata.

È il 1963, dalla fine della guerra sono passati quasi vent’anni, quando sulla scrivania di Italo Calvino arriva un manoscritto. “La bocca socchiusa, le braccia abbandonate lungo i fianchi, Milton guardava la villa di Fulvia, solitaria sulla collina che degradava sulla città di Alba.”

Calvino va avanti nella lettura, e man mano che scorrono le pagine Milton e Fulvia diventano sempre più vivi, sempre più veri davanti ai suoi occhi. Lui le scrive lettere appassionate, lei si arrampica sui ciliegi. Lui le traduce le canzoni americane, lei balla da sola – o al limite con Giorgio, il ragazzo che li ha presentati. Tutto questo accadeva prima dell’8 settembre.

Ma persino ora, nel fitto della guerra partigiana, Fulvia è per Milton più importante della stessa libertà, del motivo per cui sta combattendo. E anche quando si lancerà in azioni di guerra, lo farà sempre per lei, per risolvere una sua questione privata.

La guerra era stata raccontata da molti artisti, eppure nei romanzi, nei memoriali, nei diari e perfino nelle canzoni, insomma in tutti i racconti dedicati fino ad allora alla guerra partigiana, compresi quelli che aveva scritto lui stesso, Calvino sentiva che, come dire, mancava qualcosa: mancava un’opera che contenesse la Resistenza di dentro e di fuori, con tutti i suoi valori morali, la commozione e la furia. Fino a quel giorno dell’aprile del 1963 e a quel manoscritto ambientato nelle Langhe piemontesi.

L’Accademia dei Folli rende omaggio a questo straordinario romanzo alternando i momenti più significativi dell’opera di Fenoglio alle riflessioni di Calvino. Ad accompagnare le parole degli autori e dei personaggi, le canzoni della Resistenza suonate dal vivo: da Oltre il ponte dello stesso Calvino a Bella Ciao e Fischia il vento. Immancabile il finale con Over the rainbow, il primo disco che Milton regalò a Fulvia e che tradusse per lei, sulle cui note ballarono insieme infinite volte.

Lette le ultime righe di questo strano romanzo, dove a volte la Resistenza sembra un disturbo, un intralcio lungo il cammino di Milton, ancora Calvino scrisse: “Il libro che stavamo aspettando adesso c’è. Solo ora, grazie a Fenoglio, possiamo dire che una stagione è compiuta, solo ora possiamo essere certi che è veramente esistita”.

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