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“In.FEST.ante”, Festival di Musica Contemporanea tra ricerca e didattica

Live set dedicati alla produzione musicale di ricerca. Compositori che presentano i loro progetti musicali in un luogo non convenzionale. Questo è “In.FEST.ante“, Festival di Musica Contemporanea  e di Ricerca, che propone, fino a marzo, «musica di ricerca per l’attualità» ed è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo

L’idea alla base è quella di portare la musica di ricerca fuori dai circuiti convenzionali, in un quartiere che, contro i luoghi comuni, è il più “europeo” della città e il più ricco di realtà ed energie creative. Ispirandosi ai «tiny desk concert», concerti con allestimenti molto semplici in luoghi inaspettati, va così in scena negli spazi dello storico Circolo Arci Banfo in via Cervino 0, a Barriera di Milano, un centro culturale indipendente che, di norma, ospita una biblioteca popolare, aiuto compiti, corsi di italiano e streetview art gallery, una galleria d’arte contemporanea immersa nella vita del quartiere.

Un luogo altro, dunque, che si apre ai set e alla ricerca musicale per un progetto che prevede di avvicinare non solo appassionati e addetti ai lavori ma anche tanti curiosi. Un’incursione è anche prevista alla Galleria Gagliardi & Domke, via Cervino 16, che ospiterà una data del festival, nella quale la musica creerà interazioni visive e concettuali con le opere d’arte esposte.

Gli artisti selezionati dalla direttrice artistica Rosy Togaci provengono dal mondo della musica contemporanea riconosciuti a livello nazionale ed internazionale: rappresentano la sperimentazione artistica e la multidisciplinarietà dei linguaggi artistici.

Per la sua seconda edizione, In.FEST.ante allarga il suo focus allo scambio e all’incrocio di culture. La rassegna, che ha le sue radici nel quartiere multietnico di Barriera di Milano, ha voluto invitare artisti nazionali e internazionali dalle identità musicali complesse, per sviluppare coralmente un mosaico di suoni tra origini e prospettive globali, mappe musicali, universi di ritmi, battiti, e tonalità che generano nuove cartografie sonore.

I musicisti si immergeranno nella realtà del Circolo Banfo, realizzando, nella mattina del giorno del loro set, una lezione per “spiegare” e condividere la loro musica con i bambini delle scuole del quartiere protagonisti abituali delle attività del Circolo.

Il progetto è promosso da Circolo Banfo di Torino in partenariato con Babelica aps di Torino e Magma aps di Roma, in collaborazione con Arci Torino, Radio Banda Larga, Galleria di arte contemporanea Gagliardi E Domke, PSO Project_Secret_Open collettivo musicale, Istituto Professionale Statale “Albe Steiner” e Fondazione MAXXI (Roma) con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Tutti gli appuntamenti sono alle 19,30.
Ingresso libero, con la formula up to you.

Programma In.FEST.ante

SABATO 27 GENNAIO – CIRCOLO BANFO
Marco Bonini (Italia-Roma)
 in RITUALE DOMESTICO chitarrista, arrangiatore e manipolatore elettronico. Frequenta il Saint Louis College of Music, il DAMS di Tor  Vergata dove studia Musica Elettronica con Giorgio Nottoli e si diploma al Conservatorio di Musica “Licinio Refice” nel 2010. nel frattempo si dedica a progetti indipendenti influenzati dall’elettronica. Organizza eventi e rassegne musicali dedicati alla sperimentazione e alla ricerca sul  territorio di Roma come Terracava e Muradisuono ed è dal 2018 direttore artistico del prestigioso club capitolino Klang.

SABATO 10 FEBBRAIO – CIRCOLO BANFO
Christian Muela (Italia-Congo) 
in DIDJIN BEAT musica elettronica con live set di atmosfere urbane e ancestrali.
Didgeridoo e sonorità urbane proveniente dal Trip hop, Dub e techno. Musicista dal 2003, specializzato in didjeridoo, strumento a fiato aborigeno, insegna a in tutta Italia. La sua ricerca riguarda la musica contemporanea attraverso strumenti primitivi, e non la cultura aborigena. Dal 2010 produce musica elettronica con Ableton Live ed è impegnato nella ricerca elettroacustica spaziando da progetti di meditazione sonora, a improvvisazione radicale, ma anche vere e proprie composizioni musicali con altri strumenti.

SABATO 24 FEBBRAIO – CIRCOLO BANFO
Barbara De Dominicis (Italia-Roma) 
con Cristian Maddalena e Elio Martusciello in BODY MAPS, lavoro liberamente ispirato a “Corpus” di Jean Luc Nancy.
Una combinazione di spoken word, elettronica, archi e ance, found sounds e cantato. Barbara De Dominicis ama raccogliere suoni ed inventare trame sonore integrando voce, poesia ed elettronica. Tra le sue collaborazioni più recenti con artisti sonori e visivi spiccano Leonardo Rosado; Mark Walters aka Savaran; Marco Messina; Mathias Van Eecloo aka Monolyth & Cobalt. Dal 2012 è membro dell’Aips (archivio italiano dei paesaggi sonori).

SABATO 9 MARZO – CIRCOLO BANFO
Caterina Palazzi (Italia-Roma) 
in ZALESKA, progetto audiovisivo in solo intimo e ipnotico, in cui linee melodiche si intrecciano a momenti dissonanti e rumoristici, creando una sorta di orchestrina funebre solitaria di bassi. Caterina Palazzi contrabbassista e compositrice, leader dal 2007 della band Sudoku Killer, quartetto ben noto nella scena jazz, noise e sperimentale europea. Nel 2010 ha vinto il “Jazzit Award” come migliore compositrice italiana e nel corso degli anni è stata nominata più volte tra i migliori talenti nella classifica “Top Jazz”. Nel 2022 viene annoverata tra i 20 migliori bassisti italiani di sempre dalle rivista “Rockit”.

SABATO 23 MARZO – GALLERIA GAGLIARDI & DOMKE
Pouya Ehsaei (Uk-Iran)
 in HERE THE WAS ONCE A SEA.
Musicista, sound designer,  produttore, curatore e promotore iraniano, attualmente residente a Londra. considerato uno dei musicisti elettronici più prolifici di Londra. Pouya ha conseguito un master in Tecnologia musicale e un dottorato in Musica presso l’Università di York e continua la sua ricerca artistica. Insegna anche composizione, produzione e ingegneria del suono.  La sua musica è stata suonata in programmi radiofonici di tutto il mondo, tra cui. Bbc, Nts, Noods, Refuge Worldwide e Dublab.

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