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DP World Tour: European Open in Germania con sette azzurri

Ad Amburgo saranno nel field Guido Migliozzi, Andrea Pavan, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Filippo Celli, Renato Paratore ed Edoardo Molinari

Il DP World Tour dal Belgio si trasferisce in Germania per la seconda tappa in Europa, dopo la prima fase con venti tornei tutti disputati in altri continenti. E’ in programma dal 30 maggio al 2 giugno l’European Open, un evento di prestigio, giunto alla 41ª edizione, al quale partecipano sette giocatori azzurri: Guido Migliozzi, Andrea Pavan, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Filippo Celli, Renato Paratore ed Edoardo Molinari, gli ultimi due secondi rispettivamente nel 2018 e nel 2021.

Sul percorso del Green Eagle Golf Courses, ad Amburgo, difende il primo titolo, ottenuto sul circuito in 51 presenze, il nordirlandese Tom McKibbin, 21enne di Belfast, in un contesto che comprende otto vincitori stagionali: gli spagnoli Adrian Otaegui e Nacho Elvira, a segno nel precedente Soudal Open, l’olandese Darius Van Driel, lo svedese Jesper Svensson, i giapponesi Keita Nakajima e Yuto Katsuragawa, il sudafricano Dylan Frittelli e lo statunitense Jordan Gumberg.

Nel field di buon livello anche l’inglese Danny Willett, Masters Champion nel 2016, il danese Rasmus Hojgaard, l’iberico Pablo Larrazabal, i francesi Romain Langasque e Antoine Rozner, il sudafricano Thriston Lawrence e, dall’Asia, l’indiano Veer Ahlawat e i cinesi Ashun Wu e Haotong Li.

Gli azzurri, tra i quali Matteo Manassero si è concesso un turno di riposo, sembrano avviati quasi tutti a un rendimento più regolare con Migliozzi che appare in buona condizione dopo il secondo posto nel China Open e il 24° della scorsa settimana, dove era approdato tra i top ten prima di un lieve calo finale. Ha giocato tutta la gara per l’undicesima volta in tredici partecipazioni Laporta e sono andati a premio per due uscite consecutive Molinari e Pavan e nelle ultime tre Celli. In Belgio incidente di percorso per Scalise, che veniva da sette prestazioni di fila positive, mentre è atteso a un cambio di passo Paratore che da sette tornei non va oltre le 36 buche, ma che ha dalla sua un secondo posto nel South African Open. Il montepremi è di 2.500.000 dollari.

La storia del torneo – Nato nel 1978 come European Open Championship, l’evento ha cambiato otto volte titolazione, chiamandosi sempre “European Open” abbinato allo sponsor del momento. Fino al 2009 si è disputato in Gran Bretagna, poi, dopo uno stop di cinque anni, è ripreso in Germania, targato Porsche (azienda che quest’anno ha lasciato), con annullamento nel 2020 per la pandemia. Oltre a McKibbin saranno al via altri quattro past winner, tutti inglesi: Marcus Armitage (2021), Richard McEvoy (2018), Jordan Smith (2017) e Ross Fisher (2008). Con loro otto runner up delle ultime cinque edizioni: insieme a Molinari e a Paratore saranno sul tee di partenza, quasi tutti con la possibilità di prendersi la rivincita, il francese Julien Guerrier, i tedeschi Maximilian Kieffer e Marcel Siem, l’inglese Matthew Southgate, il citato Van Driel e l’austriaco Matthias Schwab.

Numerosi i campioni nell’albo d’oro della gara nata sotto una buona stella con il successo iniziale dello statunitense Bobby Wadkins. L’hanno seguito il connazionale Tom Kite, gli scozzesi Sandy Lyle e Colin Montgomerie, il giapponese Isao Aoki, il tedesco Bernhard Langer, l’australiano Greg Norman, gli inglesi Nick Faldo e Lee Westwood e il sudafricano Retief Goosen. Quattro i plurivincitori con una doppietta: Langer, Westwood, lo scozzese Gordon Brand Jr e lo svedese Per-Ulrik Johansson (unica consecutiva, 1996-1997). Gli italiani non hanno mai vinto, ma anche Costantino Rocca è salito sul secondo gradino del podio (1994, 1996).

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