I registri relativi all’acquisto degli oggetti preziosi erano fermi all’Aprile 2016, eppure il negozio esponeva centinaia di gioielli e monili per la vendita al pubblico.
Secondo quanto spiegato, alla richiesta di spiegazioni da parte degli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, il titolare dell’esercizio, un cittadino italiano di 53 anni, avrebbe usato come giustificazione il brutto periodo che avrebbe trascorso e che non aveva denaro sufficiente per comprare gli oggetti preziosi.
In base a quanto appurato, complessivamente, gli agenti avrebbero sequestrato centinaia di orecchini, bracciali, ciondoli, anelli, sia in oro che in argento, soprammobili in argento, servizi di posate e addirittura alcuni denti in oro.
Il titolare del locale non sarebbe stato in grado di fornire alcuna documentazione o notizia circa l’acquisto e la detenzione degli oggetti rinvenuti dagli agenti, ai quali anzi, appunto, ne confermava l’illecita provenienza. E’ stato denunciato per ricettazione.
Per informazioni sugli oggetti ritrovati, chi è interessato può fare riferimento dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura d Torino, tel. 0115588260
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