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Truffe ad anziani, i consigli della Questura di Asti

Nella mattinata di mercoledì scorso, nella zona ovest della città, si è verificato un tentativo di truffa in danno di persona anziana.
Due persone, un uomo e una donna, rispettivamente di 40 e 30 anni, simulando di essere tecnici del gas, con la scusa di controllare eventuali fughe o perdite dalle tubature, e prospettando alla vittima inesistenti pericoli, hanno cercato di introdursi all’interno di una abitazione di una signora anziana.
La donna, insospettitasi della presenza dei due finti tecnici, chiedeva loro di esibirle i tesserini identificativi, minacciandoli di chiamare la Polizia. Alla minaccia della donna, i finti tecnici si allontanavano repentinamente, facendo perdere le loro tracce. La signora, a quel punto, telefonava alla Sala Operativa della Questura che inviava prontamente una Volante sul posto. Allo stato, sono in corso le analisi delle immagini del circuito di videosorveglianza cittadina, al fine di reperire informazioni utili all’identificazione dei due falsi tecnici.
Al fine di scongiurare attività truffaldine e raggiri, con danni talvolta ingenti oltre che ricadute traumatiche nei confronti soprattutto di persone anziane, la Polizia di Stato – Questura di Asti rinnova alcuni consigli sulle misure di autotutela e prevenzione delle truffe.
Fiduciosi che tale reazione possa essere anche dovuto al “martellamento” effettuato negli scorsi mesi, la Questura di Asti, in vista dell’approssimarsi della stagione estiva ripropone alla cittadinanza alcuni utili consigli.
IN CASA:
1. non aprire la porta di casa a sconosciuti, informando subito le forze dell’ordine della presenza alla porta di estranei che insistono per entrare.
2. qualora si presentino alla porta persone in uniforme e si nutrano dubbi sulla loro reale identità, chiedere loro di esibire la tessera personale di riconoscimento e, comunque, telefonare al 112 NUE per ottenere chiarimenti.
3. ricordare che gli impiegati della banca, dell’ufficio postale o di altri enti pubblici non vanno mai e per nessun motivo a casa dei clienti, specie per controllare se le banconote in possesso siano vere o false e tantomeno per sostituirle.
4. non tenere in casa grosse somme di danaro e gioielli di valore.
5. non fidarsi di persone che, entrate in casa e simulando malori, chiedano dell’acqua od altro e, comunque, non perderli mai di vista: è un espediente per distrarre e derubare.
6. non fidarsi di chi propone abbonamenti a riviste delle Forze dell’Ordine, sia presentandosi di persona sia, soprattutto, al telefono.
7. qualora si sia impossibilitati a muoversi da casa per fare una denuncia, chiamare il 112, e le Forze di Polizia provvederanno ad inviare personale a domicilio.
8. ricordarsi che le società di servizi (l’Italgas, l’Enel, la Telecom, l’Acquedotto cittadino etc), prima di fare delle verifiche in casa, emettono degli avvisi.
9. ricordarsi che l’Inps non manda suoi dipendenti a casa per controllare il libretto della pensione. Qualora l’istituto avesse necessità di effettuare una verifica, si riceverà un apposito avviso per posta.
PER STRADA:
1. non credere a chi da notizia di un’eredità inaspettata o di vincite improvvise: sono truffatori.
2. non fidarsi di sconosciuti che dicono di conoscere noi o nostri parenti, magari cercando di venire in casa.
3. ricordarsi che nessuno, specie se sconosciuto, regala niente per niente e non fidarsi di chi per strada propone un affare. Si tratta sempre di malviventi e truffatori.
IN POSTA O IN BANCA:
1. in occasione del ritiro della pensione, farsi accompagnare da una persona di fiducia, conservare i soldi in un tasca interna e non fermarsi per strada con sconosciuti.
2. se ci si sente osservati, meglio fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlarne con la vigilanza. Se si è già in strada, contattare le forze dell’ordine.
3. valutare che il sistema migliore per evitare brutte situazioni è quello di utilizzare i servizi bancari o postali, quali accreditamento di pensione, libretto di assegni, pagamenti in conto corrente.

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