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Tour de France, storia e statistiche della corsa ciclistica più prestigiosa al mondo

Si corre ogni anno a Parigi nel mese di luglio ed è conosciuto anche come “Giro di Francia”, si tratta di uno dei 3 grandi giri di ciclismo su strada e arricchisce il calendario professionistico UCI World Tour. Il Tour fu inventato dal giornalista Henri Desgrange più di 100 anni fa e come presumibile l’organizzazione ha incontrato parecchie difficoltà nell’allestire ogni edizione. Il luogo di partenza è stato spesso differente, ma per tradizione la gara si conclude sugli Champs-Élysées. Il record di successi è condiviso da 4 ciclisti, a pari merito con 5 vittorie: Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Miguel Indurain, il quale vinse addirittura 5 volte di fila.

Lo scopo è quello di ottenere più punti possibili nella classifica generale e ottenere la maglia gialla, ma nel corso degli anni sono state introdotte anche corse individuali o a tempi per le squadre. Il leader di ogni graduatoria indossa una maglia specifica. Non manca un Premio della combattività. Storicamente, sono i padroni di casa a ottenere più successi al Tour de France, venendo seguiti da belgi e spagnoli, ma le ultime edizioni sono state aggiudicate da un corridore sloveno e da uno colombiano. L’Italia ha vinto 10 volte in questa competizione, grazie ai doppi trionfi di Ottavio Bottecchia, Gino Bartali e Fausto Coppi, oltre a quelli di Gastone Nencini, Felice Gimondi, Marco Pantani e Vincenzo Nibali. Il più giovane a vincere fu Henri Cornet, a soli 19 anni.

In 3 occasioni si è verificata purtroppo anche la morte di un ciclista che prendeva parte all’evento. Lo spagnolo Francisco Cepeda morì nel 1935 dopo essere caduto nella discesa del Galibier, nel 1967 l’inglese Tommy Simpson fu stroncato da un mix di alcol e droga e nel ‘95 Fabio Casartelli precipitò nella discesa del Col Portet d’Aspet. Per poco non si è rischiato un incidente mortale anche in questa edizione, quando nel corso della prima tappa del Tour de France una tifosa ha invaso il percorso procurando la caduta a catena di decine di ciclisti. La donna si è poi consegnate alle forze dell’ordine solo dopo una decina di giorni.

L’ombra del doping, invece, ha avvolto le corse nel ‘98, quanto nell’auto di Willy Voet furono rinvenute sostanze non ammesse, e nel 2006, con l’Operación Puerto e la vittoria di Floyd Landis, risultato poi positivo ai test. Nel 2007, invece, Bjarne Riis ha ammesso in conferenza di essersi dopato quando ha vinto nel ‘96. Anche in nomi di Erik Zabel, Aleksandr Vinokurov, Cristian Moreni, Patrick Sinkewitz, Riccardo Riccò, Alejandro Valverde e Lance Armstrong sono stati tristemente associati al doping nel ciclismo.

A causa di questo insieme di situazioni scandalose che emerse negli anni, alcune televisioni nazionali hanno addirittura rinunciato ad acquisire i diritti per la trasmissione del Tour de France, che aveva visto variare l’opinione popolare. Molti ciclisti famosi, tra l’altro, non hanno più potuto gareggiare. I video memorabili sulle tappe del Tour de France che hanno fatto sognare gli appassionati appartengono dunque in buona parte ad un lontano passato, nel quale l’Italia non sempre è stata protagonista. Chissà che nel prossimo futuro non possa arrivare qualche altra soddisfazione per lo Stivale…

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