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Prove libere Superbike Malesia 2016, bene le Ducati

0264_P05_Giugliano_actionIl team Aruba.it Racing – Ducati è tornato in pista a Sepang per la sesta prova del campionato mondiale Superbike. Il tracciato malese, sottoposto recentemente ad un esteso intervento di riasfaltatura, si è rivelato inizialmente ostico per tutti i piloti delle derivate di serie a causa dell’assenza pressoché totale di gomma sulla superficie, cosa che ha inficiato l’aderenza e conseguentemente i tempi sul giro. Col passare dei giri, tuttavia, i riferimenti sono stati progressivamente abbassati e sia Giugliano che Davies hanno limato circa due secondi e mezzo tra FP1 ed FP2, chiudendo in quinta e ottava posizione, rispettivamente a 0.344 e 0.527 dal miglior tempo provvisorio di 2’03.951.
 Entrambi i piloti hanno focalizzato il lavoro con le rispettive squadre sulla ciclistica al fine di adattare la Panigale R al nuovo asfalto ed in particolare i cambi di pendenza apportati in alcune curve, oltre a valutare diverse mescole portate da Pirelli per l’occasione. Giugliano e Davies torneranno in pista domani alle 10:45 locali (CET +6) per affinare gli ultimi dettagli in vista della Superpole 2 (13:55), alla quale hanno guadagnato l’accesso diretto.
GIUGLIANO – “Non giravo a Sepang dal 2014 e la pista è migliorata molto da allora per quanto riguarda l’omogeneità della superficie, ma il fatto che l’asfalto sia ancora poco gommato la rende difficile da interpretare. Alcuni punti poi restano bagnati a lungo e non sono facili da vedere perché il nuovo asfalto è scuro, ma è così per tutti. Sono soddisfatto della nostra costanza e del fatto che ad ogni uscita abbiamo mosso dei passi nella giusta direzione, ma le gomme accusano un calo vistoso dopo circa 5 giri e bisogna capire come gestirle sulla lunga distanza. Mi sento in forma e penso che ci siamo gradualmente avvicinati ai primi, ora sarà fondamentale concretizzare il potenziale dopo alcune gare difficili”.
DAVIES – “Le condizioni della pista oggi erano difficili. L’asfalto nuovo rappresenta una sfida in più per tutti. Inizialmente non c’era grip e non è facile individuare le chiazze d’acqua, ma anche noi stiamo ancora cercando il rendimento ottimale. Dobbiamo semplicemente lavorare sulla moto e migliorare l’assetto, soprattutto per quanto riguarda la manovrabilità in curva. A questo proposito, abbiamo già alcune idee su delle modifiche da fare che in passato ci hanno dato i responsi che cercavamo. Come ritmo siamo stati abbastanza costanti, ma l’usura degli pneumatici resta una variabile fondamentale per la gara e sarà importante trovare il giusto compromesso per assicurarci di essere competitivi fino alla bandiera a scacchi”.
Foto e Notizie: Ufficio Stampa Aruba Ducati Racing

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