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Juve, adesso il vero Ronaldo: il ritorno a Madrid

Mancano oltre due mesi per l’inizio degli ottavi di finale di Champions League, ma l’attesa è già spasmodica per le due squadre che, con motivazioni differenti, hanno nella massima competizione per club il principale obiettivo di questa stagione. Se per la Juventus è la grande occasione per capitalizzare il dominio italiano di questi anni e le finali di Champions perse con finalmente l’affermazione attesa da oltre venti lunghi anni, l’Atletico ha l’immenso stimolo derivante dalla consapevolezza che, arrivare all’ultimo atto, giocherebbe la finale in casa propria, essendo il Wanda Metropolitano la sede stabilita per questa edizione.

Affinché possa essere superato sin dagli ottavi di finale il difficilissimo ostacolo che l’urna di Nyon ha posto di fronte alla Juve, sarà assolutamente imprescindibile riavere a disposizione quel Cristiano Ronaldo che per diversi motivi non si è ancora ammirato nella fase a gironi. L’espulsione dopo venti minuti a Valencia con la conseguente squalifica nella giornata successiva aveva già rallentato la corsa di Cr7 nella classifica cannonieri della competizione europea, non potendo offrire da subito il contributo per cui è stato principalmente acquistato dalla società di Agnelli.

Nelle successive quattro partite però le cose non sono migliorate e, fatta eccezione per il meraviglioso gol al volo contro il suo ex United, il portoghese non ha più lasciato il segno fermandosi a quota uno nelle reti in Champions League. Capocannoniere della Juve finora è infatti Dybala, con la bellezza di cinque reti, frutto soprattutto della tripletta firmata nella seconda giornata contro lo Young Boys. A seguire con due reti c’è un Pjanic onnipresente con sei presenze su sei partite nel girone, capace di firmare con una doppietta l’esordio del Mestalla, battendo quei calci di rigore orfani del suo esecutore designato, appunto Cr7.

Fonte statistiche: Bwin Sports

Una sola rete per Mandzukic ma decisiva, proprio nel match di ritorno con gli spagnoli, su meraviglioso assist del lusitano. I numeri delle punte nella rosa di Simeone non hanno poi fatto tanto meglio, a partire da un Diego Costa che ha giocato solo tre partite, causa infortunio, andando in rete solo in una occasione. Il miglior marcatore, manco a dirlo, è il pericolo numero uno al quale Allegri dovrà porre attenzione in vista dei due match valevoli per gli ottavi: Antoine Griezmann.

Quattro le reti del francese di origini basche, fresco di delusione per il mancato assegnamento del pallone d’oro ma rimasto a Madrid, sponda colchoneros, per portare quella Champions mancata in due occasioni negli ultimi cinque anni, proprio all’ultimo atto e in ambo i casi col Real Madrid. Non solo lui, ovviamente: occhio a Saul, jolly di centrocampo e già a segno nella fase a gironi ma soprattutto ad una difesa notoriamente di ferro. Da Godin a Filipe Luis e Juanfran, rappresentano la storica cerniera degli uomini di Simeone, con l’aggiunta di giovani promettenti e già esperti come Gimenez, Savic ed Hernandez.

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