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L’Italia scende in prima divisione, ma non vuole rimanerci a lungo

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Foto: Valentina Gallina

Helsinki – l’Italia da tutto ma quel tutto oggi non basta. Il Kazakistan è troppo forte e sfrutta tutte le occasioni che ha per vincere 5-2. L’anno prossimo sarà di nuovo prima divisione dove gli azzurri mancano dal 2018 ma a fine partita Daniel Frank rassicura già tutti: torniamo su presto e non andiamo via.

Comincia oggi alle 16:20 locali sul ghiaccio dell’Ice Hall di Helsinki, la prima “finale del Mondiale di Top Division 2022.

Sfida per non retrocedere, Kazakistan contro Italia, da una parte la nazionale sorpresa dello scorso mondiale (pari punti nel girone con il Canada poi campione del mondo a Riga 2021) quest’anno ferma ancora a zero punti e dall’altra il Blue Team, che sta disputando l’edizione del mondiale forse più convincente degli ultimi anni ma che potrebbe comunque non bastare.

Chi vince si porta a casa tutto. Non c’è bisogno di calcoli, basta una vittoria ottenuta in qualsiasi maniera disponibile a salvare una delle due squadre.

Nessun cambiamento nella formazione dell’Italia rispetto alla partita con la Slovacchia. Tornano in campo gli stessi 20 giocatori guidati ovviamente da Andreas Bernard, alla quinta da titolare tra i pali.

Conferme nella formazione anche per il Kazakistan che solo ieri pomeriggio ha spinto la Germania fino in fondo ma non è stata sconfitta per 5-4. Una partita che ha dimostrato ancora la forza dei kazaki ma che potrebbe rivelarsi decisiva in chiave energie spese.

Ci mette un po’ ad entrare in partita l’Italia, subito in ritmo invece il Kazakistan che pressa efficacemente ed è pericolosissimo con (…) dopo aver causato un turnover della coppia Miglioranzi – Pietroniro.

Troppe giocate forzate nei primi minuti per la squadra di Greg Ireland che va finalmente alla conclusione proprio con Miglioranzi servito da McNally in contropiede. E’ un tiro che cambia la partita per l’Italia che comincia ad attaccare con insistenza. Ad un passo dal gol Daniel Frank che vede all’ultimo un rebound generato dal tiro di Diego Kostner. Poco dopo McNally da dietro porta trova l’inserimento di Frigo ma non basta per battere Shutov.

Rompe il momentum una penalità di Simon Kostner costretto ad un gancio su un contropiede kazako. Superiorità numerica in cui il Kazakistan gira bene il disco e va al tiro più di una volta trovando il gol del vantaggio. Servito sulla linea di porta (schema già provato prima) Curtis Valk, il nativo di Medicine Hat (Canada) attacca subito la porta di Bernard e segna con un secondo tentativo, è 1-0.

Reagisce l’Italia con Simon Kostner che questa volta trova due minuti a favore per un intervento scorretto di Beketayev dando la possibilità di testare per la prima volta il pessimo penalty kill del Kazakistan. Sono due minuti giocati in attacco per gli azzurri che però non trovano la rete fino a quando con 20 secondi dal ritorno in 5 vs 5, Enrico Miglioranzi tira verso la porta dove trova la deviazione vincente di Brandon McNally. Parità e prima rete in nazionale per l’attaccante dei Cardiff Devils, forse il migliore in pista fino a questo momento.

Purtroppo non dura molto il vantaggio italiano con il Kazakistan che torna subito in vantaggio sfruttando il talento della coppia di difensori della prima linea. Dopo un tiro di Jesse Blacker, Nikita Mikhailis viaggia con il disco nel terzo offensivo, incrocia sulla blu con Valeri Orekhov (difensore, top scorer della squadra) che attacca verso la porta e batte Bernard con un tiro imprendibile.

Comincia il secondo tempo in maniera molto simile al primo. Kazakistan più in partita utilizzando molto la qualità dei suoi giocatori più offensivi come Starchenko e Valk. L’Italia viene schiacciata verso la porta di Bernard e fa fatica a ripartire. Su un turnover in uscita di zona (disco mantenuto in attacco dal solito Blacker), Pethukov attacca in 2 vs 1. Prima conclusione bloccata da Trivellato ma il numero 15 kazako recupera il disco e sfruttando un Bernard fuori tempo per via del tiro bloccato, mette il disco alle sue spalle dove arriva Asetov a segnare da due passi.

E’ un momento difficile, un gol pesantissimo che rischia di far finire tutto ma se c’è una cosa che questa squadra ha dimostrato con costanza durante tutta la durata del torneo è che non molla veramente mai. Nel cambio successivo, Dylan Di Perna si lancia in avanti con il disco sulla stecca. Entra in attacco e va alla conclusione che respinta dal difensore si trasforma in un assist per Diego Kostner. Controllo difficile per il gardenese che non riesce ad andare al tiro subito e si trascina il puck dietro alla linea di porta. Ancora una volta quando tutto sembra svanito, Kostner da dietro la porta e in movimento, trova il modo di far passare comunque il disco alle spalle di Shutov. Gol difficilissimo e importantissimo che tiene l’Italia in partita.

Insiste l’Italia vicina al pareggio con Mantinger ma presto il Kazakistan torna a comandare la partita. Lunghi cambi in attacco comandati da Blacker – Orekhov rendono i kazaki sempre più pericolosi e padroni del match. E’ il momento di affidarsi ad Andreas Bernard che chiude la porta per tutta la fine del tempo tenendo il parziale in parità.

Si complicano ulteriormente le cose quando al 38:42 Di Perna colpisce Rakhmanov con una dura carica. Non c’è inizialmente alcuna chiamata sul contrasto avvenuto nel terzo difensivo italiano ma pochi secondi dopo il gioco viene fermato per permettere all’attaccante kazako di uscire dalla pista. E’ il linesman a richiamare l’attenzione dei colleghi che vanno a vedere il replay e dopo pochi istanti scioccano la partita dando 5 minuti + 20 di penalità a Dylan Di Perna che finisce qui il suo mondiale.

C’è da difendersi e c’è da farlo bene nei primi minuti del terzo tempo che cominciano con un lungo power-play per il Kazakistan. L’Italia svolge il compito quasi alla perfezione, soffre ma non concede troppo fino a quando al 43:29 Roman Starchenko continua la sua tradizione di fare gol all’Italia e con un tiro insidioso dal cerchio dell’ingaggio batte Bernard sul suo palo.

Comincia di fatto con 16 minuti e mezzo il terzo tempo del Blue Team chiamato a segnare almeno due reti. Difficile ritrovare il ritmo offensivo necessario dopo tanti minuti passati e il Kazakistan punisce subito gli azzurri in contropiede. Si fa sentire la velocità degli avversari, che viaggiano in contropiede ancora con Orekhov che supera la difesa italiana e poi trova Mikhailis sul secondo palo, libero di appoggiare in rete il 5-2.

E’ finita la partita di Andreas Bernard, assolutamente incolpevole sull’ultima rete, ritorna Justin Fazio e l’Italia ha meno di un quarto d’ora per cambiare la sua storia ma oggi ad Helsinki non avvengono miracoli.

Gli ultimi minuti vanno via troppo veloci, l’Italia non si arrende e continua a spingere per il gol ma il Kazakistan non abbandona la partita e ogni volta che può sfrutta la propria tecnica per tenere il disco il più possibile. Esce anche Fazio ma ormai non ci sono più energie necessarie. Sono solo 4 i tiri parati da Shutov nel terzo periodo e nonostante la supremazia territoriale nel finale, il risultato non cambia.

Non rimonta l’Italia che chiude la partita sconfitta 5-2.
Finisce così il percorso dell’Italia agli IIHF World Championship 2022. Non contano più le buone prestazioni quando si guarda la classifica finale.

Si chiude con 1 punto il torneo disputato dai ragazzi di Greg Ireland che non riescono a ripetere il risultato di Bratislava 2019 per altro arrivato al termine di un mondiale molto diverso rispetto a quello finlandese. Si torna in Prima Divisione nel Gruppo A, competizione a cui l’Italia non partecipava dal 2018 e spera di lasciare al più presto possibile per tornare in Top Division a finire il lavoro cominciato quest’anno.

Questo quello che ha detto il capitano Daniel Frank appena finita la partita:

E’ stata una partita difficile, abbiamo combattuto fino alla fine, ci credevamo e stavamo crescendo ma oggi non è stato abbastanza, il Kazakistan è stata la squadra migliore.

La retrocessione è molto dura da accettare anche per tutto il percorso che c’è stato per arrivare al mondiale. Siamo stati via per tanto tempo, abbiamo lavorato tantissimo e devo dire che quest’anno in particolare siamo cresciuti molto. Abbiamo combattuto ad ogni partita, abbiamo fatto gol a tutti quanti e nessuno ci hai mai battuti come magari succedeva in altri anni. Ci manca ancora qualcosa ma noi torneremo su e lo faremo per rimanerci.

Infine le parole di Greg Ireland a sul percorso della squadra e sul futuro della nazionale:

Oggi fa malissimo…siamo insieme da 6 settimane, lontani dalle nostre famiglie. Abbiamo lavorato tantissimo convinti di poter vincere almeno una partita eppure…quella di oggi è una ferita che non si chiuderà per molto tempo.

In questo mondiale abbiamo dimostrato di essere una squadra regolarmente competitiva. Abbiamo instaurato una cultura professionale e positiva nella nostra squadra e aumentato il livello di molti giocatori e quindi del gruppo. Non sono soddisfatto, al momento non so bene come mi sento ma so solo che sono estremamente orgoglioso della squadra.

Quest’anno abbiamo capito che cosa ci serve, quali sono le cose che sappiamo fare e soprattutto quali sono quelle in cui migliorare. Il fattore che più ci differenzia dalle altre squadre, oltre alla mancanza di giocatori NHL, è il pattinaggio. Più sei bravo a pattinare, più sei coinvolto nel gioco. Arrivi prima arrivi sui dischi, aggiri la difesa come hanno fatto loro oggi, è sicuramente uno degli aspetti su cui dobbiamo potenziarci, questo e la capacità di eseguire. Tiri, passaggi, ingaggi, qualsiasi cosa può essere eseguita meglio e a volte ci è mancato.

“Adesso i ragazzi devono lavorare su questi aspetti. Non è facile, hanno bisogno delle risorse necessarie, di più allenamenti e migliori. I club non sempre riescono a garantire quello che noi siamo riusciti a fare in queste sei settimane. Questa è un’altra cosa su cui servirebbe lavorare.”

Io personalmente credo che quella che abbiamo iniziato sia la strada giusta. Credo nel nostro percorso e nel lavoro svolto ma al momento non so dare una risposta sul futuro, quanto meno quello mio. Ho bisogno di prendere del tempo prima di arrivare ad una decisione. Sono stati anni, soprattutto l’ultimo, molto pesanti e adesso penso solo a tornare a casa dalla mia famiglia. Devo comunque dire che questa esperienza è stata “rinfrescante” e positiva. Credo assolutamente nel fatto che l’Italia appartenga ad un Mondiale di Top Division, quest’anno ci siamo fatti sfuggire l’occasione con la Francia e ci sono stati altri episodi, alcuni di cui non voglio ancora parlare, che hanno reso il risultato finale quello che è, ma sicuramente abbiamo dimostrato di appartenere alla competizione.

Infine il General Manager Stefan Zisser lascia intanto un messaggio sul mondiale appena concluso:

Al momento devo dire che noi della Federazione siamo veramente orgogliosi dei nostri giocatori e di tutto il coaching staff. Il risultato finale non è quello che volevamo ma il modo in cui abbiamo giocato questo torneo ci da fiducia per il futuro della Nazionale.

23.05.2022 | IIHF World Championship | Helsinki, Ice Hall | 7a giornata

16:20 (15:20 CET) Kazakistan – Italia 5-2 (2-1, 1-1, 2-0)

Marcatori: 1-0 11:22 C. Valk (PPG) (D. Dietz, R. Starchenko); 1-1 14:57 B. McNally (PPG) (E. Miglioranzi, P. Pietroniro); 2-1 15:59 V. Orekhov (N. Mikhailis, M. Rakhmanov); 3-1 24:29 A. Asetov (Y. Petukhov, J. Blacker); 3-2 25:26 D. Kostner (D. Di Perna; D. Hannoun); 4-2 43:29 R. Starchenko (D. Dietz, J. Blacker); 5-2 46:02 N. Mikhailis (V. Orekhov, P. Akolzin);

Lineup Kazakistan:
A. Shutov (S. Kudryavtsev);

V. Orekhov – J. Blacker; L. Metalnikov – D. Dietz; Y. Shalapov – A. Beketayev; S. Daniyar;

R. Starchenko “C” – A. Sagadeyev – P. Akolzin; M. Rakhmanov – C. Valk – N. Mikhailis; D. Shevchenko – A. Shestakov – K. Panyukov; Y. Petuhkov – D. Gurkov – A. Asetov; S. Daniyar;

All: Yuri Mikhailis

Lineup Italia:

A. Bernard (J. Fazio);

A. Trivellato – D. Di Perna; E. Miglioranzi – P. Pietroniro; D. Glira – G. Gios; P. Spornberger;

M. Sanna – S. Kostner – A. Petan; L. Frigo – D. Mantenuto – B. McNally; D. Frank “C” – D. Hannoun – D. Kostner; I. Deluca – T. Traversa – M. Insam; M. Mantinger;

All: Greg Ireland

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