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Intervista a Tommy DeCarlo, la magia di “Dancing in the Moonlight”

tommy-decarlo-magia-dancing-in-the-moonlightFrontiers Music Srl ha pubblicato il primo disco da solista del cantante Tommy DeCarlo. La voce dei Boston e dei DECARLO ci ha regalato un bellissimo album con “Dancing in the Moonlight”, ma anche un manifesto di quel rock che non ci si stanca mai di ascoltare.

Proprio Tommy ci ha raccontato il nuovo disco e la sua speranza di tornare presto a cantare per il suo pubblico in Italia. Ecco cosa ci ha raccontato:

Buongiorno Tommy, cosa devono aspettarsi i fans da “Dancing in the Moonlight”?
Questo album ha il sapore del rock melodico classico con cui sono cresciuto negli anni ’70 e ’80. Anche se è nuova musica, nel complesso è un piacevole promemoria di un genere che riempiva le radio nel corso della giornata.

“Dancing in the Moonlight” è una canzone davvero potente. Ci racconti come nasce?
Alessandro Del Vecchio e David Julian sono gli autori di questa canzone. Però sono d’accordo, è un pezzo molto potente!

Come funziona il tuo processo creativo?
Non avendo scritto nulla del materiale di questo disco, il mio processo creativo è stato stimolato dalla musica. Questo è stato in parte una benedizione in quanto mi ha dato la libertà di concentrarmi sulla mia performance vocale.

La pandemia ti ha ispirato in modo diverso?
Sì, perché ha ostacolato le esibizioni dal vivo. L’unica alternativa era tornare in studio ed essere creativo.

C’è una canzone a cui sei più legato?
“This Road Will Lead To You” è una delle mie preferite. Come musicista trascorro molto tempo lontano da casa così come da mia moglie Annie. Siamo sposati da 35 anni, questa canzone mi ricorda lei e la mia ricerca per tornare da lei e alla nostra casa di Charlotte ogni volta che sono via.

Possiamo sperare di vederti presto in concerto in Italia?
Mi piacerebbe molto tornare in Italia ed esibirmi per i fantastici fan nel vostro bellissimo paese. Contattate Frontiers e ditegli di riportarmi lì! (ride)

Il prossimo capitolo della tua carriera? C’è un sogno nel cassetto?
Dato che il Natale è dietro l’angolo… Il mio prossimo capitolo è finire i miei acquisti natalizi e trascorrere le vacanze con la mia famiglia. Per quanto riguarda al sogno che vorrei si realizzasse: continuare a registrare ed esibirsi è in cima alla lista.

Progetti per il prossimo futuro?
Scrivo e creo continuamente. Non sai mai cosa potrebbe esserci dopo. Magari un altro album, un singolo o un seguito al mio audiolibro Unlikely Rockstar – The Tommy DeCarlo Story. Se non l’avete ascoltato ve lo consiglio!

C’è un musicista con cui ti piacerebbe collaborare?
Assolutamente! Deen Castronovo, Jeff Scott Soto e August Zadra per citare alcuni di Frontiers.

Hai qualche ricordo particolare legato all’Italia?
Il mio primo (e unico) viaggio in Italia nel 2019 è stato molto speciale. Mio padre è nato ad Alberobello ed è cresciuto a Bari, quindi è stato surreale solo essere lì.
Mio padre (Cosmo DeCarlo) purtroppo è venuto a mancare nel lontano 2014, per il dono della musica, tuttavia, sono orgoglioso di portare avanti il ​​suo nome. Nessuno avrebbe mai pensato, quando è venuto negli Stati Uniti, che un giorno uno dei suoi figli avrebbe firmato un contratto con un’importante etichetta discografica con sede nella sua terra natale. Che meraviglia!

Un messaggio per i tuoi fans italiani
Sì, contattate Frontiers e ditegli che mi vorreste al loro prossimo Festival! Spero di vedervi presto!
(A.G.)

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