Cultura e SocietàInterviste

Intervista a Jon Anderson, il cantante britannico presenta il suo nuovo album

Jon Anderson è, senza alcuna discussione, una leggenda della musica inglese e mondiale. Fondatore degli Yes, negli anni ha saputo regalare progetti musicali con mille sfaccettature e sicuramente mai banali.
Oggi ci presenta il suo ultimo disco “1000Hands Come up“, ma ci regala anche un bellissimo ricordo dell’Italia.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Salve Jon, benvenuto! Questo periodo ha cambiato drasticamente le nostre abitudini. Come lo hai passato?
Sono molto impegnato a creare e finire dei progetti che avevo iniziato molto tempo fa. Quindi in qualche modo sono molto eccitato per il futuro e molto felice di essere a casa in California. Ho il mio Studio, siamo insieme io e mia moglie Janee e siamo felici insieme. Felici di essere vivi e di creare.
Il nuovo album “1000Hands” è veramente interessante. C’è una canzone a cui sei più legato?
Mi piace molto tutto l’album “1000Hands Come up”. Credo sia davvero speciale e meraviglioso. Ascoltare Billy Cobham, Jean Luc Ponty, Chick Corea e le altre voci su questo disco mi fa sempre sognare… Desidero davvero che molte persone possano ascoltare questa musica.
Ho davvero adorato la canzone “Makes me Happy”. Come è nata?
Stavo cantando della mia vita con Janee e di come amo ancora cantare e girare il mondo. Sognando sempre un mondo migliore per i nostri nipoti.
In questo album hai lavorato con Steve Morse. Com’è stato lavorare con lui?
Molto interessante, ci eravamo già visti diverse volte ed era davvero felice di partecipare a questa avventura. La cosa è stata così per tutti, abbiamo cominciato 30 anni fa a mettere insieme questo album e anche allora volevo che tanti artisti contribuissero. Il tutto realizzando che che la musica fatta con amore è senza tempo. Lo stesso vale per la danza, i musical e tutta l’arte.
Chris Squire è stato una parte importante di questo disco. Ti va di condividere un suo ricordo con noi?
Quando ho cominciato a registrare vicino a LA, ho chiesto a Chris se avesse tempo di suonare alcune canzoni. Era con Alan White a lavorare su un progetto e disse subito “Yes” e allora guidai fino allo studio per lavorare tutti insieme. Chris è stato il mio fratello musicale per la vita, selvaggio e magnifico. Un bassista unico e un cantante perfetto. Mi manca…
Progetti per il prossimo futuro?
Sto lavorando a tre progetti adesso, rimanendo a casa per questo virus ho voluto cercare di finire della musica cominciata anni fa. Oggi sto lavorando ad un progetto sinfonico per i bambini che dovranno vedere la luce in questo mondo magnifico. Zamran the Son of Olias è in arrivo dopo 25 anni di lavoro. Tante storie da spiegare in forma musicale… Wow! Ho molti sogni da realizzare!
C’è un musicista con cui ti piacerebbe collaborare?
Jacob Collier. Amo il suo lavoro, il suo cantare, il suo modo di scrivere. Ha una voce pazzesca e le musiche… Puoi chiedere qualcosa e lui lo sa fare, tutto di lui è unico!
Noi siamo italiani. Hai qualche ricordo particolare legato al nostro Paese?
Quando cantavo con gli YES, mi stavo preparando per venire a Milano e Roma. La sera prima suonammo a Zurigo e a mezzanotte decisi di andare a fare una nuotata nella piscina dell’hotel. Quando mi sono svegliato non riuscivo a parlare perché a causa del “troppo cloro nell’acqua” la mia voce era sparita… Eeeek!!!
Ero così arrabbiato, quindi quando siamo arrivati ​​allo spettacolo in Italia non riuscivo a cantare. Sono salito sul palco per provare e le persone erano così incredibili: si sono rese conto che ero malato e cantavano ogni parola di ogni canzone, non dimenticherò mai quel momento!
Se potessi mettere in piedi una All Star Band per una sera… Quali musicisti sceglieresti?
Penso tutti quelli che hanno suonato su “1000 Hands”. Sarebbe qualcosa di pazzo, ma bellissimo allo stesso tempo.
Ultima domanda: un messaggio per i fans italiani
Grazie per tutto il vostro amore e il supporto al mio lavoro negli anni, i nostri cuori saranno con voi sempre. Mia moglie e io amiamo il vostro Paese e le bellissime persone che lo abitano. Adoriamo poi certamente anche il cibo e il vino. Jon & Janee! (Alessandro Gazzera)
Foto: Deborah Anderson

 

 

 

 

Articoli Correlati

Check Also
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio