Intervista a Harry Waters, la passione per la musica raccontata a CronacaTorino

harryIl racconto della passione per la musica nelle parole del figlio di Roger Waters. Una storia fatta di jazz, voglia di suonare e genialità per un personaggio che ha trovato una sua strada.

– Nell’intervista rilasciata a Cronacatorino.it ha voluto raccontarci l’esperienza con il padre, ma anche i progetti per un futuro sempre in musica.

 

Buongiorno mr. Waters e grazie per questa intervista. Cominciamo dall’inizio: come ha iniziato a suonare il pianoforte?

Ho iniziato quando avevo circa 8 anni, ma ho iniziato a divertirmi con questo strumento a circa 12 anni. In quel periodo della mia vita conobbi, infatti, il ragtime e il boogie woogie.

 

Abbiamo ascoltato il tuo primo album nel 2008, ma cosa riserva il futuro?

Comporre, scrivere di più e suonare più concerti. Sono sicuro che registrerò un altro album in futuro, ma non ho idea di che tipo di musica farò.

 

Come nasce la sua passione per il jazz?

Sono stato contagiato dal jazz piuttosto tardi, anche se a volte lo sentivo nei primi 20 anni della mia vita. Sentii poi suonare Oscar Peterson e rimasi letteralmente scioccato.

 

Lei ha avuto anche la possibilità di suonare con suo padre. Com’è stata quella esperienza?

E’ stata qualcosa di pazzesco, sono stato fortunato a lavorare con una band così incredibile e fatta di grandi musicisti e persone.

 

E’ difficile portare un cognome come il suo?

Si può esserlo… Chiamarsi Waters porta dei vantaggi, ma anche degli svantaggi. Io ho imparato a camminare sulle mie gambe, ma la gente spesso mi associa a mio padre…. Tuttavia è una cosa naturale e ho imparato a conviverci.

 

Tornando a parlare di musica, c’è un artista con lui le piacerebbe collaborare?

Sono riuscito a suonare con i Primus, una delle mie band preferite, e spero di suonare con Dan Ween un giorno. Tengo le dita incrociate!

 

Chi ha influenzato maggiormente la sua musica?

Probabilmente Bill Evans, Oscar Peterson e Keith Jarrett.

 

Da italiano ti chiedo: Cosa pensi dell’Italia?

Amo l’Italia, ho sempre passato bei momenti lì. Amo in particolare Firenze e Roma, ma anche la campagna toscana è qualcosa di stupefacente.

 

Canzone preferita?

Troppo difficile da dire, ma ultimamente ho ascoltato molto “Shipbuilding”  di Elvis Costello, “Songs for the deaf” dei Queens of the stone age  e “Koln Concert” di Keith Jarrett.

 

Sport preferito?

Adoro il tennis

 

Cosa le piace fare nel tempo libero?

Assolutamente giocare a tennis! Però mi piacciono anche i videogiochi, il poker, guardare dei film, giocare a scacchi e molto altro.

 

Un messaggio per i nostri lettori?

Have fun, enjoy life.

 

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Alessandro Gazzera

Foto: harrywaters.co.uk