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Torino: al Comune mancano cinquemila dipendenti

TORINO – Approvata in Consiglio comunale la delibera, proposta dalla Giunta e presentata dal sindaco Stefano Lo Russo, per i criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e servizi comunali. Si tratta di uno strumento fondamentale per la realizzazione del programma di mandato dell’Amministrazione.

Attualmente mancano, rispetto alla pianta organica, più di 5000 dipendenti (1295 i quadri in categoria D) e quasi 80 dirigenti, un fatto che – ha spiegato il sindaco – mette a rischio l’erogazione dei servizi alla cittadinanza. Per cui, a fronte della crescente carenza di personale dovuta ai pensionamenti, in aggiunta alle consuete procedure di concorso pubblico – per creare occupazione stabile, non precaria – l’Amministrazione civica potrà conferire incarichi dirigenziali a soggetti interni all’ente, che siano di comprovata qualificazione professionale, nonché utilizzare procedure di mobilità da altri enti.

Le strutture di vertice saranno definite in rapporto alla complessità e alla portata dei programmi dell’Amministrazione, con opportuni potenziamenti – anche temporanei – legati al prioritario conseguimento degli obiettivi di REACT e PNRR. Si tratterà di gestire centinaia di milioni di euro, la cui disponibilità è vincolata a tempistiche definite e progettualità adeguate.

Parallelamente, gli uffici a supporto di sindaco e assessori/e, al fine di garantirne l’adeguato funzionamento, potranno essere rafforzati con collaboratori e collaboratrici di staff scelti anche al di fuori del novero dei dipendenti della Città, sulla base della comprovata professionalità in materie di competenza comunale.

La loro retribuzione e il loro inquadramento giuridico avverrà in conformità con i principi di contenimento dei costi ed in linea con la spesa sostenuta nello scorso mandato amministrativo.

Nel corso del breve dibattito che ha preceduto la votazione sono intervenuti i consiglieri Andrea Russi (M5S), che ha criticato alcune insufficienze dell’atto e anticipato la non partecipazione al voto e Pierino Crema (PD) che ha invece espresso apprezzamento per quanto indicato dalla delibera e segnalato il problema del precariato. Enzo Liardo (FdI) ha evidenziato il problema dell’evoluzione tecnologica della macchina amministrativa. Dopo la replica del sindaco, che ha anche annunciato le dimissioni del segretario generale attualmente in carica, il Consiglio ha approvato la delibera con 25 voti a favore, 11 astenuti e 4 non partecipanti al voto.

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