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Macellazione abusiva Front Canavese, intervento di Carabinieri e ASL TO4

macellazioneI Carabinieri della Stazione di Leini, in collaborazione con i colleghi di Barbania, hanno effettuato una perquisizione in una cascina a Front Canavese, dopo che il personale del movimento animalista di denuncia EITAL (Ente Italiano Tutela Animali e Legalità), dopo mesi di accertamenti, avrebbe individuato un uomo di 37 anni, di Front Canavese, dedito alla macellazione clandestina.
Secondo quanto spiegato, il personale dell’EITAL ha così allertato i militari di Leinì i quali avrebbero avuto modo di scoprire un locale adibito alla macellazione di animali e bloccare il proprietario/macellaio clandestino intento a vendere ovini in nero a 130 euro l’una pronti ad essere macellati; all’interno del locale avrebbero rinvenuto infatti alcuni capi di ovini appesi a ganci e già pelati e prive di interiora, numerosissimi sacchi neri pieni di organi animali destinati verosimilmente allo smaltimento illecito, attrezzatura dedita alla macellazione (seghe elettriche, ganci meccanici e vari utensili da taglio tipici da macellaio), corna di vari animali e marchi auricolari di sospetta provenienza.
In base a quanto appurato, all’interno di un furgoncino sarebbero stati rinvenuti cadaveri di agnellini e capretti la cui destinazione è ancora ignota. All’interno del cortile del macello abusivo erano presenti sacconi colmi di pelli di pecora e capre, rinvenuti anche farmaci scaduti tra cui del cortisone, mentre all’interno di numerosi freezer venivano rinvenuti quintali di carne.
Al termine delle operazioni, che si sono protratte fino a tarda sera, i militari hanno posto in sequestro tutta la struttura abusiva adibita a mattatoio, le carcasse di animali, i farmaci e la carne congelata. È intervenuto il Servizio Veterinario ASL TO4 che ha provveduto a smaltire le carcasse e i resti degli animali. L’uomo è stato denunciato per tutti i reati riconducibili alla macellazione abusiva e alle violazioni igienico sanitarie altresì afferenti i rischi sanitari, per maltrattamento e uccisione di animali ed altri reati specifici. Querela sarà altresì sporta dall’EITAL presso la Procura della Repubblica di Torino, altresì per chiedere accertamenti circa la gravità su come il “macellaio” abbia potuto esercitare l’attività illecita di macellazione e vendita clandestina di carni da decenni, senza che chi di competenza l’abbia mai scoperta e interrotta. Soddisfatto l’EITAL per aver messo a segno, grazie all’Arma dei Carabinieri, l’ennesimo blitz contro chi non solo sfrutta e lucra sulla pelle (e sulle carni) degli animali ma mette a repentaglio la salute pubblica.

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