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Coronavirus Piemonte, la Regione si attrezza per fare più tamponi

Ore 19.45. Il Piemonte si attrezza per fare più tamponi. La Regione Piemonte si sta attrezzando per effettuare un maggior numero di tamponi. A renderlo noto è l’assessore Luigi Icardi, che ai microfoni del Tg3 regionale definisce “un falso problema” la carenza di reagenti registrata oggi in alcuni laboratori di Torino: “Sono stati riforniti e sono ripartiti i test in tutti i laboratori. Ad Alessandria è stato installato un macchinario sperimentale della Roche in grado di fare mille tamponi al giorno. Tutto sta funzionando”.

Ore 19.30. Cinque nuovi guariti. Nel pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri cinque pazienti contagiati dal Coronavirus: due uomini di Torino (uno di 37 e l’altro di 55 anni), due donne dell’Astigiano (di 87 e 76 anni) e un uomo del Cuneese di 44 anni.
Le guarigioni, che, complessivamente in Piemonte salgono a 8, rispondono alle indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità, cioè sono documentate da due test negativi consecutivi a distanza di 24 ore.

Ore 19.30. Otto nuovi decessi. Sono otto i decessi di persone positive comunicati oggi pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: due uomini (62 e 80 anni) e una donna (79 anni) nel Verbano-Cusio-Ossola, un uomo di 84 a Novara, due uomini (79 e 84 anni) e una donna (80 anni) ad Alessandria, un uomo di 66 anni della provincia di Bergamo.

Il totale complessivo è ora di 183 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 62 ad Alessandria, 5 ad Asti, 24 a Biella, 9 a Cuneo, 21 a Novara, 37 a Torino, 12 a Vercelli, 10 nel Verbano-Cusio-Ossola, 3 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 19.30. Il bollettino dei contagi. Sono 3.017 le persone finora risultate positive al Coronavirus Covid-19 in Piemonte: 524 in provincia di Alessandria, 126 in provincia di Asti, 157 in provincia di Biella, 185 in provincia di Cuneo, 237 in provincia di Novara, 1.360 in provincia di Torino, 153 in provincia di Vercelli, 119 nel Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 119 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 263, quelle guarite 8. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 9.424, di cui 5.812 risultati negativi.

Ore 19.30. Arrivano medici e infermieri per l’ospedale di Verduno. Sono già 44 i medici e 55 gli infermieri che hanno risposto al bando della Regione Piemonte di reclutamento del nuovo personale dell’ospedale di Verduno per assistere i pazienti affetti dal Ccoronavirus. Il bando, che scade domani alle ore 12, ricerca 34 medici (6 specialisti in anestesia e rianimazione, 6 specializzandi in anestesia e rianimazione, 6 specialisti in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 6 specializzandi in medicina e chirurgia d’urgenza o discipline affini, 10 laureati in medicina e chirurgia) e 72 infermieri. Per tutti, l’azienda sanitaria CN2 ha predisposto la possibilità di usufruire di sistemazione alberghiera, comprensiva di vitto e alloggio, in camera singola. Il dettaglio del bando si trova al link https://bandi.regione.piemonte.it/gare-appalto/medici-infermieri-ospedale-verduno-procedura-speciale-emergenza-covid-19

Ore 19.30. Altri cinque milioni di donazioni. Le famiglie torinesi Giubergia e Argentero, tramite la società Ersel Investimenti, hanno scelto di stanziare tre milioni di euro per offrire il proprio contributo in occasione dell’emergenza Coronavirus, due alla Regione Piemonte per acquistare dispositivi medici e sostenere le strutture sanitarie e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini piemontesi, uno per la Fondazione Paideia. Sempre oggi, anche il Gruppo ASTM è intervenuto a supporto dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese e, in particolare, il Piemonte, territorio di appartenenza e su cui insistono alcune delle reti infrastrutturali del Gruppo, stanziando un contributo di tre milioni di euro in favore della Regione Piemonte. “Siamo grati ai Gruppi Ersel e ASTM per il generoso apporto offerto alla Regione – dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Genesio Icardi – Tutti insieme stiamo facendo sistema, dimostrando una straordinaria capacità di reagire. Ogni gesto di solidarietà è un abbraccio caloroso a tutta la comunità piemontese, in uno dei momenti più difficili della sua storia”.

Ore 18.45. Precisazioni sulle rette dei servizi per l’infanzia. In merito alla misura da 15 milioni di euro a sostegno delle rette per i servizi per l’infanzia pubblici e privati, di prossima emanazione, l’assessorato regionale all’Istruzione precisa che agli istituti che erogano tali servizi verrà distribuito un modulo con tre opzioni per la gestione dell’incasso della retta scolastica:

* dichiarare di aver già riscosso la retta, di non volerla o poterla restituire, rinunciando così al contributo regionale;

* dichiarare di aver incassato la retta, di voler accedere al contributo regionale e di impegnarsi a restituire la retta non appena incassato il contributo stesso;

* dichiarare di non aver incassato la retta, accedendo così al contributo regionale.

Ore 17.30. Una quarantena anche per il commercio. L’assessore Vittoria Poggio chiede invece misure per la “quarantena del commercio” poiché il decreto Cura Italia “ha dimenticato interi settori: penso a moda, gioielleria, fioristi, cartolibrerie, negozi di arredamento e tutto ciò che è incluso nella sospensione dell’attività ma escluso dalle misure di sostegno. Penso anche alle attività che possono stare aperte per rendere servizi di prima necessità, ma vedono drasticamente ridotti i loro fatturati e sono escluse da importanti misure”.

“L’impatto sul turismo – rimarca – non ricade solo sulle attività turistico-ricettive, ma anche su distribuzione, commercio al dettaglio e mondo della cultura. Per i turisti internazionali lo shopping è la terza voce di spesa”.

Poggio sostiene anche che “non si capisce perché il decreto preveda in alcuni casi la sospensione dei versamenti da autoliquidazione per il solo periodo 8-31 marzo, mentre per i settori riconosciuti come più colpiti il periodo è esteso al 30 aprile 2020. Anche i settori che ho citato dovrebbero essere inseriti fra i maggiormente colpiti: meritano attenzione, sono un traino del made in Italy”.

Ore 15. Nuove regole per lo smaltimento dei rifiuti per le persone positive o in quarantena. Stop alla raccolta differenziata dei rifiuti per le persone positive al test del Coronavirus in quarantena e o in isolamento a casa: d’ora in poi devono mettere i rifiuti nel cassonetto dei rifiuti indifferenziati, dove vanno gettati anche mascherine e guanti monouso, con l’accortezza di inserirli in due-tre sacchetti resistenti e uno dentro l’altra. L’invito, inoltre, è di utilizzare sempre il pedale di apertura, se il cassonetto ne è dotato. Tutti gli altri cittadini, invece, devono continuare a fare normalmente la raccolta differenziata con l’accortezza di gettare fazzoletti di carta, guanti e mascherine nell’indifferenziato.

La disposizione è dell’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, che ha inviato una lettera a tutti i sindaci piemontesi per la corretta e più sicura raccolta dei rifiuti nell’emergenza Coronavirus: “I provvedimenti sono temporanei e sono stati adottati dopo aver sentito il parere dell’Istituto Superiore di Sanità”. Per approfondire

L’assessore, nel ringraziare personalmente “tutto il personale impegnato a fronteggiare l’emergenza, sindaci compresi, che sta assicurando un servizio pubblico sicuro ai propri cittadini”, informa anche che sono temporaneamente state chiuse le isole ecologiche per la raccolta di rifiuti ingombranti e gli ecocentri per il conferimento di ferro, legno,vernici, pile, materiali elettrici ed elettronici ed altri.

Ore 14.15. Un Covid Hospital ad Alessandria. L’Asl di Alessandria, con il benestare dell’Unità di Crisi della Regione, ha raggiunto un accordo con il Policlinico di Monza per l’apertura del primo Covid Hospital in una struttura privata. Si tratta della clinica Città di Alessandria, nella quale da domani saranno disponibili 14 posti letto di terapia intensiva, 19 posti letto di terapia sub-intensiva, 25 a bassa intensità. Ulteriori 55 posti saranno attivati successivamente e il loro utilizzo sarà destinato sulla base dell’andamento dell’epidemia. I ricoveri saranno gestiti dall’Unità di Crisi.

Ore 13.30. Nove nuovi decessi. Sono 9 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione: 2 uomini della provincia di Biella, 1 uomo della provincia di Cuneo, 4 uomini della provincia di Novara, 1 uomo e 1 donna della provincia di Torino,

Il totale complessivo è ora di 175 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 59 ad Alessandria, 5 ad Asti, 24 a Biella, 9 a Cuneo, 20 a Novara, 37 a Torino, 12 a Vercelli, 7 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 13.30. Il bollettino dei contagi. Sono diventate 2932 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 508 in provincia di Alessandria, 125 in provincia di Asti, 146 in provincia di Biella, 181 in provincia di Cuneo, 234 in provincia di Novara, 1323 in provincia di Torino, 146 in provincia di Vercelli, 113 nel Verbano-Cusio-Ossola, 32 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 124 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 257, quelle guarite 3. I tamponi finora eseguiti sono 9182, di cui 5655 risultati negativi.

Ore 12.30. Considerazioni sul decreto Cura Italia. L’assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Tronzano, ritiene che “alcune delle misure contenute nel decreto Cura Italia saranno certamente utili, ma per come sono state strutturate non sono completamente soddisfacenti per la realtà economica piemontese. Gli elemento più critici sono lassenza di contributi diretti, reali, immediati per piccoli negozi, alberghi, micro e piccole imprese, Inoltre, non si parla dei liberi professionisti, si agisce poco e in modo quasi offensivo sui lavoratori autonomi e sulle partite Iva”. Per approfondire

Ore 0.50. Conclusa Webathon. Ha raccolto circa 500.000 euro la prima maratona web di solidarietà, organizzata dalla Giunta e dal Consiglio regionale del Piemonte per sostenere gli ospedali piemontesi nell’emergenza Coronavirus.

I presidenti della Giunta, Alberto Cirio, e del Consiglio regionale, Stefano Allasia, hanno  rivolto “un grazie di cuore a tutti. Grazie a chi ha donato 5 euro così come a chi ne ha donati 5.000, ognuno secondo le proprie possibilità ma con il desiderio e l’impegno di fare la propria parte per sostenere il nostro Piemonte e i tanti eroi, silenziosi e infaticabili, che da settimane sono in prima linea per affrontare questa emergenza. Se c’è una cosa che abbiamo imparato, in questi giorni così difficili e complessi per tutti, è che c’è qualcosa di molto più contagioso di un virus…La generosità”.
Foto: wikipedia.org
Notizie: Ufficio Stampa Regione Piemonte

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