Cronaca

Agevolazioni Tasi e Tari Torino, le riduzioni per il reddito

MoleL’Amministrazione comunale intende riproporre anche quest’anno, per quanto riguarda le agevolazioni sulla tassa raccolta rifiuti (TARI), le riduzioni concesse sulla base delle dichiarazioni ISEE. Tale misura sarà contenuta nel provvedimento di indirizzo sulle tariffe 2014, che nei prossimi giorni, prima dell’approvazione del Bilancio di previsione, passerà all’esame e all’approvazione del Consiglio comunale.

 

Per quanto riguarda l’IMU, il Comune di Torino ha deliberato le stesse aliquote dello scorso anno, confermando l’aliquota del 5,75 per mille per le abitazioni affittate con contratto a canone convenzionato. Per i fabbricati di lusso, invece, l’aliquota 2014 è salita dal 5,75 al 6 per mille.

 

Sulla TASI si è scelto di non prevederla per gli inquilini, bensì soltanto per le abitazioni principali che nel 2012 pagavano con aliquota del 5,75 per mille. A Torino la TASI viene applicata alle sole abitazioni principali (diverse dalle case di lusso) e prevede una aliquota del 3,3 per mille.

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Secondo quanto prevede la normativa che ha istituito la TASI la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non può essere superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU. A totale garanzia per il cittadino – a norma di quanto prevede l’art. 19 del regolamento TASI in fase di approvazione da parte del Consiglio Comunale – per l’anno 2014 in ogni caso si provvederebbe al rimborso dell’eventuale eccedenza dell’imposta TASI versata qualora sia dimostrato che il contribuente abbia versato per lo stesso immobile a parità di condizioni (ad esempio medesima di destinazione d’uso, medesima quota di possesso) un importo maggiore rispetto all’imposta IMU dovuta per l’anno fiscale 2012.
D’altra parte la tabella elaborata dal sindacato conferma che nessun cittadino pagherà di TASI un importo maggiore rispetto all’IMU del 2012.

 

Non è strano osservare che la progressività del vantaggio economico cresce al crescere della rendita catastale in quanto si determina un effetto direttamente proporzionale al valore della rendita. Si tratta dell’identico meccanismo già previsto per IMU.
Per questo, come già è stato fatto nel 2013 per l’IMU, la Città sta definendo la costituzione di un Fondo Perequativo, al fine di alleggerire il peso dell’imposta ed aiutare le famiglie meno abbienti, tenendo conto anche dell’ISEE.

 

La Città ha già concordato con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL che il Fondo  perequativo si rivolgerà prioritariamente a famiglie prive di reddito o mono/bireddito solo da lavoro dipendente o pensione, proprietari di prima casa (1 solo immobile ed 1 sola pertinenza), oppure che abbiano un soggetto disabile nel nucleo famigliare, tenendo conto anche ella dichiarazione ISEE.

 

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Massimiliano Rambaldi

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