Animali e Ambiente

Rispetto per l’ambiente Moncalieri, il bel gesto di Matteo ed Elisabetta

Due ventenni che si danno da fare per l’ambiente. Non solo idealmente. Armati di un paio di guanti e tanta buona volontà, i torinesi Matteo Pignata ed Elisabetta Reyneri, l’altro giorno, hanno ripulito 400 metri di strada lungo viale Europa a Moncalieri, raccogliendo decine di chili di rifiuti abbandonati. Quelli che, di solito, si definiscono maiali.
«Io e Elisabetta abbiamo una passione in comune – racconta Matteo – la salvaguardia dell’ambiente e tutto ciò che la riguarda. Abbiamo parlato spesso di dare un contributo concreto e sensibilizzare chi ci sta intorno, con la speranza che molti altri si possano unire a noi in futuro. Passando parecchio tempo in macchina, le ho raccontato dello stato di degrado in cui versano i margini stradali, soprattutto fuori città. Da questa considerazione nasce la nostra iniziativa, che si è concretizzata ieri. Ci siamo trovati a Moncalieri, lungo viale Europa, zona industriale, armati di guanti e sacchi neri. La raccolta è durata poco più di due ore, il tempo necessario per battere circa 400 metri di strada. La situazione è decisamente peggiore di quanto potessimo aspettarci».
E in effetti dal ciglio della strada è spuntato un po’ di tutto. «Alla fine del nostro breve percorso abbiamo riempito 4 sacchi neri, da almeno 10 chili l’uno, di rifiuti ogni tipo che, stesi per terra in un parcheggio, coprono un’area corrispondente a due posteggi auto: sono per la maggior parte rifiuti plastici (bottigliette, sacchetti, imballaggi, involucri di alimenti), vetro (in particolare bottiglie), allumino, carta, parti di automobili (pneumatici, paraurti, cerchioni) e qualche rifiuto eccezionale. Alla fine abbiamo poi diviso il tutto per categorie omogenee e smaltito i sacchi negli appositi bidoni per la differenziata».
Ottimo lavoro insomma: «Purtroppo, la verità è che tutto quel materiale finisce lungo la strada per via dell’inciviltà della gente. Non riusciamo a darci una risposta sensata al riguardo». Che fare? «L’obiettivo di questa nostra prima iniziativa era quello di verificare la situazione di persona e di sensibilizzare un po’ i nostri amici e conoscenti sul problema, per poi arrivare ad organizzare altre giornate come quelle di ieri, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile. Chiaramente il sabato pomeriggio di divertimento è altra cosa, ci sono un sacco di attività più belle, meno faticose, in cui ci si sporca meno le mani. Ma dedicare tre ore a questa attività ha ricadute positive per tutti».

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